Doppio appuntamento, venerdì 9 e sabato 10 maggio, al Teatro Sociale di Fasano.

Vito Curlo, un talento rimasto per sempre giovane. Uno stadio, quello della città di Fasano, a lui intitolato e un mito che da oltre quarant’anni si tramanda di generazione in generazione, il mito di un calciatore “forte forte” ma con un temperamento mite e un carattere timido e riservato, a dir poco da antidivo.

Il talentuoso calciatore fasanese scomparso il 30 giugno 1981 a causa di un tragico incidente stradale nei pressi di Monopoli, rivivrà attraverso il monologo inedito del regista e attore Mimmo Capozzi che venerdì 9 e sabato 10 maggio debutterà al Teatro Sociale con “Io sono Vito Curlo!”.

 Un omaggio alla sua città, sportiva e non, quello di Capozzi che attraverso i ricordi della sua infanzia degli anni ’70 e frammenti di vita vissuta ripercorrerà le gesta del compianto calciatore fasanese, la storia di un talento andato via troppo presto, proprio quando sembrava destinato alla grandezza.

“Questa pièce nasce dalla emersione spontanea dei ricordi d’infanzia – dice Mimmo Capozzi –, un periodo ricco di emozioni intense che lasciano ricordi forti. Una volata verso la vita, con i suoi tatuaggi emotivi indelebili che si imprimono nel cuore dell’uomo non più bambino. Le partite a pallone, la strada, i sogni e i primi “cazzotti” all’incanto dell’esistenza. Il racconto scenico, dunque, è la memoria personale che diventa memoria collettiva, ripescando sequenze e fotogrammi degli anni ’70, frammenti di vita tra i quali campeggiano le gesta sportive di Vito Curlo, un ragazzo di grande talento calcistico e umano. Una storia da ricordare a chi c’era e da raccontare alle nuove generazioni, perché i tesori della nostra terra siano patrimonio di conoscenza condivisa e costante”.

Posto unico: 10€ | Ridotto: 7€ – Porta: 20.30 | Sipario: 21.00 – Info: 334 1144911

 

Lascia un commento

Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza sul nostro sito web. Clicca su Accetto per non visualizzare più questo avviso.