Dal Rapporto regionale del Centro di Coordinamento RAEE emerge che lo scorso anno i volumi complessivi regionali si sono consolidati a 18.101 tonnellate (+0,7%), ma hanno performato meno della media Italia (+2,5%). Il dato pro capite migliora e la regione sale al terzultimo posto a livello nazionale.
La provincia di Lecce mantiene il primato per raccolta pro capite e risulta particolarmente virtuosa nella raccolta di televisori e piccoli elettrodomestici. Ultimo posto a livello regionale e nazionale invece per Barletta Andria Trani la cui raccolta è nettamente inferiore alla media del Paese in tre dei cinque raggruppamenti in cui vengono raccolti i rifiuti elettronici
Nel 2024 la regione Puglia ha raccolto 18.101 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). È quanto emerge dal Rapporto regionale realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE, l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione, e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.
Si tratta di un risultato stabile (+0,7%) rispetto al 2023 e la variazione è inferiore a quella registrata a livello nazionale (+2,5). Il dato non impatta sulla classifica nazionale, di conseguenza la regione si conferma ottava per volumi complessivi.
Discorso diverso in termini di raccolta pro capite: l’incremento dell’1,5% si traduce in 4,65 kg per abitante, valore ancora distante dalla media italiana (6,07 kg/ab), ma che fa guadagnare una posizione alla regione, classificandola terzultima nella graduatoria nazionale.
Raccolta per raggruppamenti
A livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i RAEE, il rapporto evidenzia che la crescita dei volumi regionali è stata frenata dalla flessione a doppia cifra (-10,6%) di Tv e monitor (R3) che è però da considerarsi ancora fisiologica al pari dell’andamento nazionale (-10,9%).
Crescono invece tutti gli altri raggruppamenti a partire da piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che con il +8,2% sale a 3.639 tonnellate, 277 in più rispetto al 2023. Seguono grandi bianchi (R2), che registra una crescita del 3,9% per un totale di 4.467 tonnellate, e freddo e clima (R1) la cui raccolta raggiunge le 6.209 tonnellate in forza di un incremento dell’1,8%. Cresce infine dell’1% sorgenti luminose (R5) che si attesta a 93 tonnellate.
Raccolta per province
L’analisi della raccolta a livello di singole province mostra che sono solo due le province a crescere nel corso del 2024. Si tratta di Bari, la cui raccolta incrementa del 4,2% e sale a 6.215 tonnellate, confermandola prima per volumi raccolti a livello regionale.
Più contenuto (+1,3%) l’aumento della provincia di Foggia la cui raccolta raggiunge le 1.729 tonnellate.
Performance negative o stabili per tutte le restanti province pugliesi, a partire da quella di Barletta Andria Trani che decresce addirittura a doppia cifra (-11%) per un totale di sole 779 tonnellate. Molto più contenuto il calo della provincia di Taranto che perde l’1,8% per un totale di 1.561 tonnellate.
Invariate, infine, le raccolte di Brindisi (-0,2%) e di Lecce (-0,5%) che si attestano, rispettivamente, a 2.389 e 5.429 tonnellate.
Raccolta province per dato pro capite
La provincia di Lecce conferma e consolida (+0,7%) il primo posto per raccolta pro capite regionale con 7,08 kg/ab, seguita da quella di Brindisi con 6,33 kg/ab (+0,8%). Va evidenziato che entrambe le province sono particolarmente virtuose nella raccolta di frigoriferi e apparecchi per la climatizzazione (R1): ogni abitante delle due province ne raccoglie infatti quasi 1 kg in più a testa rispetto alla media regionale (1,60 kg/ab). Lecce si distingue anche per una raccolta pro capite superiore alla media regionale di Tv e monitor, e di piccoli elettrodomestici, pari a quasi un kg in più a testa rispetto a un dato pro capite regionale rispettivamente di 0,95 kg/ab e di 0,94 kg/ab.
Queste due province sono le uniche ad avere un dato pro capite superiore al valore medio italiano. Bari, terza classificata, è a 5,09 kg/ab (+4,8%), tutte le altre hanno valori al di sotto dei tre kg: 2,92 kg/ab (+2,5%) per Foggia che si posiziona quarta, quinta è Taranto con 2,82 kg/ab (-0,7%), e la sesta è 2,06 kg/ab (-10,4%) chiude
Raccolta per tipologia di siti
La normativa RAEE prevede che la raccolta dei rifiuti tecnologici sia di competenza dei Comuni – che devono mettere a disposizione dei cittadini le isole ecologiche – sia dei punti vendita che vendono apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Se si analizza la raccolta regionale dal punto di vista della rete di raccolta, emerge che in Puglia quasi l’80% dei volumi di raccolta viene portato presso i centri di raccolta comunali (CdR), il resto presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR).
Questa incidenza non è però identica in tutte province: se a Barletta Andria Trani i rifiuti elettronici vengono portati quasi esclusivamente nei CdR, in quella di Bari gli abitanti consegnano il 30,2% dei propri RAEE ai retailer di elettronica di consumo.
“Nel 2024 la Puglia compie lo sforzo necessario per mantenere la situazione stabile rispetto al 2023 senza però riuscire a favorire una vera e propria crescita dei volumi. Ne deriva che tre province continuano a non raggiungere neanche la metà del dato pro capite medio nazionale e che solo quella di Lecce conferma un risultato soddisfacente”, commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “Le raccolte di apparecchi sia di grandi sia di piccole dimensioni sono nettamente inferiori rispetto alla media italiana e la principale conseguenza per Comuni e retailer è la perdita di risorse economiche – nell’ordine di alcuni milioni di euro – che questi soggetti responsabili della raccolta potrebbero ricevere in termini di premi di efficienza ritirando maggiori quantitativi di RAEE. È quindi essenziale, anche alla luce delle recenti disposizioni normative per gli operatori della distribuzione, che le istituzioni si impegnino ad organizzare momenti formativi loro dedicati, a cui far seguire controlli serrati da parte delle autorità preposte volti a contrastare seriamente gestioni illecite di RAEE. Solo in questo modo è possibile aumentare le occasioni di conferimento e di sensibilizzazione dei cittadini e tutte le province possono affrontare la sfida, più o meno ambiziosa, di avvicinarsi al target di raccolta definito dall’UE”.
“Nel 2024 la Puglia inverte il trend negativo registrato nel 2023: i volumi raccolti aumentano del +0,7%. In termini di singoli raggruppamenti, le raccolte delle sorgenti luminose (R5), di consumer electronics e piccoli elettrodomestici (R4) hanno registrato un incremento superiore alla media nazionale; quelle di Tv e monitor (R3), e di altri grandi bianchi (R2) evidenziano un valore coerente con la media nazionale. Mentre gli apparecchi per lo scambio di temperatura con fluidi (R1) registrano una netta riduzione di raccolta rispetto alla media nazionale” commenta Serena Triggiani, assessore all’Ambiente e Territorio della Regione Puglia. “Il miglioramento complessivo dei risultati risiede nella possibilità, per i Comuni, di ampliare la tipologia dei RAEE conferibili e non altrimenti intercettabili nell’ordinario circuito di raccolta differenziata rispetto ai quali i centri di raccolta comunali costituiscono il principale canale di conferimento”.
A questo link Rapporto Puglia 2024 – CdC RAEE | Centro di Coordinamento RAEE il Rapporto RAEE 2024 in Puglia.
Piattaforma raeeitalia.it
Chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente i dati della raccolta, può avvalersi di raeeitalia.it, il sito messo a disposizione dal Centro di Coordinamento RAEE che presenta i dati sui RAEE gestiti in Italia dal 2021 ad oggi. Il sito consente di analizzare dati con un livello di dettaglio fino ai singoli Comuni.
Centro di Coordinamento RAEE
Il Centro di Coordinamento RAEE è un consorzio di natura privata, gestito e governato dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero delle imprese e del made in Italy. È costituito dai Sistemi Collettivi dei produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE), in adempimento all’obbligo previsto dal Decreto Legislativo n. 49 del 14 marzo 2014.
Il compito primario del Centro di Coordinamento RAEE è garantire su tutto il territorio nazionale una corretta gestione dei RAEE originati dalla raccolta differenziata, assicurando che tutti i Sistemi Collettivi lavorino con modalità ed in condizioni operative omogenee; il Centro di Coordinamento RAEE stabilisce, inoltre, come devono essere assegnati i centri di raccolta RAEE ai diversi Sistemi Collettivi.