Il quarto spettacolo in concorso al XV Festival “Di scena a Fasano” è stato rappresentato ieri sera, sabato 9 novembre, dalla compagnia “Giardini dell’Arte” di Firenze.
Un gradito ritorno sul palco del Teatro fasanese per il gruppo toscano che, nelle precedenti edizioni del Festival, ha già avuto modo di dimostrare le sue grandi doti artistiche concentrate in un gruppo di “amatoriali”. Questa volta, la pièce presentata è stata Uomini e topi, per la regia di Marco Lombardi.
Un “piccolo gioiello di scrittura”, adattamento teatrale dell’omonimo romanzo breve dello scrittore statunitense John Steinbeck, nella versione tradotta da Michele Mari. Due uomini, George (Lorenzo Lombardi) e Lennie (Aldo Innocenti), braccianti stagionali della California della Grande Depressione, sognano di comprare una fattoria tutta loro per non essere mai più al servizio di padroni ricchi e arroganti.
Ma il sogno e l’ideale di libertà camminano accanto al senso di fallimento, di fatica, di oppressione. Le giornate scandite dal lavoro nei campi di orzo sono intrise di dramma: la mancanza di denaro, la brutalità di chi comanda, la morte di animali da compagnia, i soli a regalare secondi di affetto e spensieratezza. E poi una tragedia ancora più grande: Lennie ha difficoltà cognitive, ma soprattutto una forza smisurata che fatica a controllare e che lo porta a uccidere, pur nell’inconsapevolezza, la moglie del padrone. La storia è segnata da un senso di “male di vivere”, ma anche dal profondo legame di amicizia che lega i due uomini e che si manifesta fino all’epilogo quando, pur di proteggere Lennie dal linciaggio e dalla crudeltà degli altri uomini, è lo stesso George a togliergli la vita.
Una trama intensa, rafforzata dalle scenografie e dai cambi di luce, a sottolineare l’amarezza dell’esistenza, ma soprattutto dall’interpretazione dei due protagonisti principali. Ancora una volta, la Compagnia fiorentina ha dimostrato di essere all’altezza del teatro complesso, in grado di colpire drammaticamente il pubblico.
Per RD Notizie: Angelica Sicilia
