I ragazzi hanno avuto la possibilità di porre domande lucide e concrete.

Al via la serie di eventi che compongono il ‘Festival delle mani bianche.’, incontri sui temi della legalità e alla diffusione della cultura antimafia tra le giovani generazioni con dibattiti, teatro, e mostre organizzati su iniziativa del Collettivo Teatro Prisma di Bari con il contributo e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune.

Tra gli eventi, ieri 15 marzo, un incontro denso di significato e pieno di spunti di riflessione è stato quello con il dott. Mariano Robertiello, giudice dell’antimafia del tribunale di Locri, uno dei centri nevralgici della lotta all’ndrangheta. Un presidio studentesco di ‘Libera’ afferente al liceo ‘Leonardo Da Vinci’ ha partecipato attivamente al dibattito e approfondito concretamente il tema proposto. Il magistrato, dopo l’introduzione a cura di Barbara Grilli che ha portato in scena la sua pièce sulla testimone di giustizia Lea Garofalo, ha affrontato con i ragazzi le peculiarità delle varie mafie entrando in particolare nei dettagli della spietata ndrangheta calabrese.

L’ultima parte dell’incontro ha visto i ragazzi delle scuole protagonisti con uno scambio di battute con il magistrato su vari temi: dal rapporto delle mafie con la religione, all’importanza della scuola nella lotta alle mafie, ai falsi miti dei film sulla mafia. Il giudice ha concluso raccontando di come la vita di un affiliato, che ad alcuni può sembrare una vita agiata fatta di soldi e potere, sia in realtà vuota, piena di sacrifici e di privazioni tra latitanza, carcere, omicidi trasversali.

Il programma del Festival continua fino al 17 marzo: per info e prenotazioni è possibile chiamare il 334 114 4911 o inviare un’email a infots@comune.fasano.br.it
Un incontro che ha visto i ragazzi protagonisti su un tema così delicato in un contesto eccezionale e comunicativo creato nell’ambito del Festiva delle mani bianche che sta lanciando messaggi importanti – dichiara l’assessore alla Cultura, Cinzia Caroli, – il dottor Robertiello ha messo in guardia i ragazzi sui rischi legati alla criminalità organizzata evidenziando quanto di fronte ai guadagni facili e ai beni di lusso, che possono attrarre, corrisponda sempre una contropartita in termini di prezzo da pagare, a volte veramente troppo alto e a cui diventa impossibile sottrarsi. Lo ringrazio, inoltre, per aver chiuso l’intenso ed interessante dibattito con un messaggio di speranza per tutti”.

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