Pubblicato dalla Faso Editrice, il volume raccoglie trenta racconti, scritti o pubblicati nel periodo settembre 2020 – novembre 2023. Ogni articolo è il frutto di un “appuntamento col passato”, dichiara l’Autore. Diviso in quattro sezioni (Storie e Storia, Ritratti, Cronache sociali e Vite sportive), Amarcord descrive la vita dei suoi protagonisti, sforzandosi di coglierne gli aspetti più innovativi; più capaci, cioè, di vincere il proprio tempo.
Rilegge, quindi, fatti e circostanze che hanno saputo incidere sul tempo futuro, continuando ad ispirare i nostri giorni. Amarcord osserva, dunque, quanto di quelle esperienze, spesso poco conosciute, continui a sopravvivere nei vari ambiti descritti: istituzionale, politico, economico, sociale, culturale e sportivo.
Come definire, diversamente, si chiede Massimo Vinale nell’introduzione al suo libro, le vicende dei sindaci Ciccio Di Bari e Sante Nardelli; del medico-scrittore Giovanni Narracci o dell’imprenditore Leonardo Cupertino? Come tacere i sogni di Franco Zizzi, Vito Curlo e Roberto Serra? Come dimenticare le vite del garibaldino Francesco Pinto o del martire delle foibe Pasquale Guarini? E come non documentare l’incontro col Sen. Giovanni Pellegrino e con i superstiti della nave Concordia? Come non raccontare delle intuizioni di Francesco Vinale, della “missione” di Vittorio Carparelli e delle passioni di Giovanni Laghezza? Come trascurare l’esperienza di Radio Dolmen, del Cine Teatro Rosa e del Montalbano Folk Fest o quella più pericolosa dell’alluvione? Come non descrivere le diverse divise del comandante Leonardo Latorre e del comandante Fortunato Calderaro? Come non leggere le tre storie dei minori dell’Istituto Latorre o le due raccontate da Sergio Masciopinto?
Come non presentare la vita sportiva di Vito Di Tano, Renato Olive e Pinuccio Brescia? Come non evidenziare i fatti legati al 49° campionato del mondo di ciclismo, alla IV^ tappa del 79° Giro d’Italia e alla “Volley Montalbano”? Come, infine, non citare i 100 anni della “mia” parrocchia e la vicenda della più giovane SOAMS del sud Italia?
C’è una doppia trama che lega i fatti narrati da Amarcord: se da un lato si coglie, costante, l’amarezza del ricordo, dall’altro si palesa la forza della visione. Amarcord esprime parte della storia della nostra città; compresa quella rimasta nell’ombra, perché poco raccontata. Attesa la qualità del tempo coevo, chiosa Vinale, le parole di Amarcord non chiedono di essere ascoltate, lette o, addirittura, condivise. Più doverosamente, si limitano a documentare vicende che non meritano l’oblio; così da poter offrire a chi solo lo vorrà ciò che merita di essere conosciuto.
Infatti, sebbene ci sia un tempo per ogni cosa, molti dei protagonisti di Amarcord sono stati capaci di catturare la Storia, anche solo per pochi istanti. C’è chi è diventato un eroe, senza averlo mai chiesto; chi ha realizzato un sogno collettivo, con la sola referenza del sacrificio; chi si è dedicato agli altri, senza fare alcuna professione di fede; chi si è dovuto fermare a metà strada, per la sorte avversa; e chi, ancora oggi, rimane seduto di lato, per lasciare posto a chi crede di sedere dalla parte della ragione. Perciò, l’ambizione ultima che accompagna Amarcord, ha concluso Vinale, è quella di restituire ciascuno dei protagonisti alla “vita della Storia”.
A presentare Amarcord – Storie dal futuro vi saranno, nell’ordine, il dott. Vincenzo Zizzi (Vite sportive), la prof.ssa Mariella Muzzupappa (Ritratti), il prof. Michele Iacovazzi (Cronache sociali) e il Consigliere regionale Fabiano Amati (Storie e Storia). Oltre all’autore, saranno, inoltre, presenti, il sindaco Francesco Zaccaria e l’editore Zino Mastro. Appuntamento, dunque, a lunedì 18 dicembre, alle ore 17, al Teatro Sociale di Fasano. La cittadinanza è invitata a partecipare.