Nota critica del consigliere regionale Fabiano Amati che ritiene ingiusta la proroga concessa.
Questa la dichiarazione del Consigliere regionale della Puglia Fabiano Amati:
“E che vi avevo detto? Era tutto ampiamente prevedibile e profetizzabile. Sulla costruzione del nuovo ospedale Monopoli-Fasano, il Collegio consultivo tecnico – CCT – ha concesso a Partecipazione Italia del gruppo Webuild 146 giorni (avevo previsto 200 giorni) e 2,6 milioni, da sommare alla detrazione delle penali pari a circa 3milioni. In totale, dunque, circa 6milioni (avevo previsto alcuni milioni).
Una decisione ingiusta, come quella precedente, per intenderci quella che riconosceva maggiori costi da Covid per un periodo in cui il Covid non era stato diagnosticato nemmeno a Wuhan, su cui andrebbe promosso il giudizio di nullità, considerato che tutte le questioni avanzate dall’impresa sono infondate in fatto e soprattutto in diritto; e su questi basta leggere al meglio le relazioni della direzione lavori e le memorie difensive della Asl.
E ora dirò cosa accadrà nelle prossime settimane e non per magia ma per logica.
La nuova data di fine lavori del 18 dicembre 2023, conseguenza della decisione del CCT di concedere 146 giorni oltre il fine lavori già violato del 24 luglio 2023, non potrà essere rispettata, perché manca ancora il 5% della produzione. Sarà dunque impossibile completare il tutto in 10 giorni. Per ovviare a questo – ecco la nuova previsione – qualcuno proverà a suggerire al RUP la concessione all’appaltatrice di qualche milione di lavori aggiuntivi, e quindi anche altri giorni di lavorazioni, coincidenti con le opere in passato stralciate dall’appalto per venire incontro alle esigenze dell’impresa e riassegnati, a titolo oneroso e speriamo almeno con il ribasso d’asta, sempre per venire incontro alle esigenze di Partecipazione Italia del gruppo Webuild, ossia l’impresa che dovrebbe realizzare il ponte sullo stretto di Messina.
E qualora la mia previsione dovesse essere sbagliata, sarò felice di dirlo e chiedere scusa a tutti. Perché ciò che m’interessa è la piena funzionalità al più presto del nuovo ospedale, che vedo da diversi anni compromessa per atteggiamenti non confacenti con il più elementare senso dell’umanità.”