Prosegue il suo percorso il Festival Nazionale di Teatro “Di scena a Fasano”.
Nella serata di ieri (sabato 4 novembre), la compagnia Le Colonne di Sezze (Latina) ha portato sul palcoscenico del Teatro Sociale il testo drammaturgico «Diecigiugnoventiquattro», scritto e diretto da Giancarlo Loffarelli. Lo spettacolo ha permesso al pubblico di ricordare un oscuro capitolo della storia d’Italia: il delitto di una delle figure politiche più significative, quella del socialista Giacomo Matteotti, avvenuto nel pomeriggio del 10 giugno 1924 per mano della polizia segreta fascista.
La storia è ambientata nel salotto della casa romana del Deputato; a ripercorrere le vicende che precedettero l’amaro epilogo è la collaboratrice domestica della famiglia Matteotti. La donna, unico personaggio di invenzione, rappresenta il fondamentale collante della narrazione che spazia da quel tragico dieci giugno ai giorni antecedenti, e soprattutto al trenta maggio, giorno in cui il politico pronunciò il suo ultimo discorso alla Camera, per denunciare apertamente e senza paura la prepotenza fascista. L’alternarsi dei monologhi della domestica, che si rivolge direttamente al pubblico, e i flashback di ricostruzione dei momenti di vita familiare nonché di impegno politico che ruotano attorno ai quattro personaggi storici – Giacomo Matteotti, la moglie Velia Ruffo, Filippo Turati e Giuseppe Modigliani – tratteggiano un testo drammaturgico di spessore che, affidandosi alle parole e alla eccellente interpretazione attoriale, dà prova di un teatro impegnato, “umano” e ricco di riflessione, senza retorica ma con accurato e ricercato equilibrio tra la ricostruzione storica e l’invenzione teatrale. Da sottolineare, senza dubbio, l’impegno di tutti gli interpreti sul palco.
Il Festival tornerà il prossimo weekend con un doppio appuntamento: sabato 11 novembre con “Killer” del Teatro di Sabbia di Vicenza e domenica 12 novembre con “Riccardo III” dell’Associazione culturale Artemisia di Bari.
Per RD Notizie: Angelica Sicilia