Domenica 15 ottobre alle 19.00 la pièce incentrata su una delle piaghe psicologiche dell’età contemporanea: la fascinazione di sé. A seguire, dialogo con la psicologa Antonella Cipriani.

 Cosa può portare un individuo a essere così ciecamente innamorato di sé stesso tanto da offuscare e opprimere la personalità altrui? E soprattutto, come fare a riconoscere e a riconoscersi vittima della sindrome del dio Narciso?

Il tema di questo sempre più comune disturbo della personalità sarà al centro della pièce «Narciso 2020», in programma domenica 15 ottobre alle 19.00 al Teatro Sociale di Fasano, e a cura della compagnia Teatro dellAltopiano.

Lo spettacolo è promosso dall’accademia Fuori Di Danza di Locorotondo e rientra nel cartellone artistico di Katharà nell’ambito del progetto di gestione del Teatro Sociale, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Fasano.

La bellezza di Narciso contiene una trappola mortale: la fascinazione per sé stessi può essere fatale.

Il narcisista è colui che perde la propria vita nell’infatuazione esaltata, ma sterile, per la propria immagine. Questa è la follia mortale che il nostro tempo ha elevato a nuovo comandamento sociale.

Lo spettacolo si basa su un recente fatto di cronaca che induce a porci fondamentali domande su tabù infranti.

Al termine dello spettacolo è previsto un incontro/conversazione con la psicologa Antonella Cipriani per riflettere sulle tematiche trattate.

In scena: Edoardo Epifani, Adriano Basile, Renza De Cesare, Salvatore Laghezza

Musiche: Gabriella Wöller

Aiuto regia: Claudio Raimondo

Regia: Carlo Formigoni

Info e prenotazioni: 392 936 5413 | 334 1144911 – Mail: infots@comune.fasano.br.it

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