A Savelletri presso l’hotel “La Sorgente” hanno dialogato il giornalista Franco Lisi e lo scrittore Paolo Tittozzi autore di “Terra Promessa”.
Il Cristianesimo primitivo, spogliato di tradizioni e leggende, è stato l’argomento dibattuto a Savelletri sulla terrazza a mare de “La Sorgente”. A parlarne il giornalista Franco Lisi e lo scrittore romano Paolo Tittozzi, autore del libro “Terra promessa” (edito da Graus Edizioni di Napoli).
Paolo e Daniela, due attempati colleghi di studi, romani, si incontrano dopo anni per fare i turisti nella loro Roma. Cominciano col visitare la chiesa di Santa Prisca sull’Aventino: qui si addormentano e si ritrovano proiettati in piena era romana imperiale – nel ’49 dopo Cristo – nella casa di Aquila e Priscilla, agiati ebrei, genitori di Prisca. Il Cristianesimo è ancora alle prime battute e per approfondirne le origini, i due amici, si spostano in Palestina per poi andare ad Antiochia e successivamente a Costantinopoli e in Grecia, attraversando secoli ed eventi storici determinanti. La loro avventura onirica, raccontata sotto forma di dialogo, si ferma al IV secolo. E’ una narrazione che si fonda su basi storiche e fa conoscere da vicino fatti e personaggi dell’epoca: da Gesù ai suoi fratelli, a Maddalena, a Ponzio Pilato, Nerone, Costantino, Attila, Papa Gregorio I.
Nell’ introdurre la serata, il giornalista Franco Lisi ha avvertito il pubblico che si tratta di un libro da leggere con l’atteggiamento giusto tenendo ben distinto il momento storico da quello religioso e da quello spirituale. Molti passaggi tesi a sfrondare il racconto dalle inutili tradizioni e leggende, possono infatti disorientare il lettore meno scafato. Dal canto suo, l’autore ha esposto i fatti della storia con linguaggio chiaro e semplice nonostante la complessità degli impegnativi argomenti. Questa è la seconda opera letteraria di Tittozzi che da ricercatore di chimica presso l’istituto di Geologia dell’Università di Bari, negli ultimi tempi si è dedicato alla divulgazione storica. “Terra promessa” è libro finalista al premio letterario Assosinderesi Awards 2023.