Richiesta respinta dalla ASL di Bari. L’ira del Consigliere regionale Fabiano Amati Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione.
“E noi, cosa avevamo detto? Era impossibile il fine lavori al 24 luglio e se pure l’appaltatore dovesse dichiararlo non si potrà dire se ciò sia vero o meno sino ai primi giorni di settembre, ovvero dopo tutte le verifiche della direzione lavori. L’ipotesi del 24 luglio è molto lontana dalla realtà e ciò è testimoniato dal fatto che l’appaltatore ha iscritto una riserva sui registri di contabilità, con cui chiede una proroga di 94 giorni del fine lavori, portandolo dunque al 26 ottobre prossimo, e circa 4milioni di euro a titolo d’interessi. La Asl ha respinto la richiesta, ma questo non toglie la possibilità dell’appaltatore di proporre l’istanza dinanzi al Collegio consultivo tecnico, quello stesso che in tempi recenti ha concesso – duramente contestato dalla direzione lavori – qualche centinaio di giorni di proroga e maggiori oneri a carico della Asl”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Nella materia sanitaria bisogna essere severi nel fornire le notizie, perché non è consentito alimentare illusioni. La fine dei lavori, intesa in senso materiale e non come complesso di atti formali, non potrà essere quella del 24 luglio; e ciò mi sembra scontato. La percentuale di produzione risulta tuttavia attestata al 95%, i materiali risultano consegnati e le maestranze impegnate oscillano tra le 250 e 300 unità. Se solo questo andamento fosse stato assicurato sin dalle battute iniziali, oggi staremmo parlando di ben altra storia. Desta preoccupazione, inoltre, la procedura di acquisti per beni e servizi. Le risorse occorrenti ammontano a circa 84,5milioni di euro, già assegnati alla Puglia, che però hanno bisogno dell’approvazione ministeriale per poter essere spesi. Anche su questo procedimento scontiamo ritardi, nonostante tre anni di sollecito da parte della Commissione, e pare che entro questa settimana sarà finalmente inoltrata a Roma la richiesta di assegnazione, con l’allegato piano economico-finanziario. Su questo punto ho già aggiornato i lavori della Commissione per lunedì prossimo, perché serve innescare un processo di velocizzazione tale da assicurare nei primi mesi del 2025, se tutto va bene, le cure per il primo malato”.