“Qualcosa manteneva questo posto immutato, ostacolava la gente che voleva andarsene e rendeva insostenibili i ritorni. Le persone si vestivano di un ruolo e ci restavano dentro anche quando era diventato stretto”.

Quali rischi siamo disposti a correre per scoprire la verità? Si può accettare di portare il buio nel presente pur di far luce sulle vicende del passato? Sono questi gli interrogativi che assillano Fiammetta, trentacinquenne caparbia e irrisolta, meridionale di nascita e torinese d’adozione. Al ritorno nel suo paese d’origine, Distici, Fiammetta ritrova una lettera in cui le viene affidato l’incarico di investigare sul caso di Iacopo Malaparte, un adolescente trovato morto vent’anni prima nel bosco. Da allora, Distici è sprofondato in un’oscurità che si nutre di segreti, rancori e morti sospette collegate da un fil rouge apparentemente indecifrabile.

Fiammetta decide di buttarsi a capofitto nelle ricerche insieme a due ex compagni di scuola, ed è così costretta a scavare dentro se stessa fino a riscoprire le radici che la legano a quella terra arcaica e misteriosa in cui è diventata donna. Un romanzo d’esordio intenso, che, traendo libera ispirazione da un caso di cronaca degli anni Novanta, esplora, attraverso un’indagine a tinte fosche, il legame fra identità, appartenenza e verità.

Serena Vinci è nata a Fasano e vive a Torino.
Archivista e traduttrice dal francese, attualmente è dottoranda in Letteratura italiana all’Università di Modena e Reggio Emilia.

Due suoi racconti in italiano sono stati pubblicati da Utet e il Saggiatore e uno in francese sul blog della rivista culturale Apahau.
La sua ossessione sono i libri e le trame che contengono, al punto che non si ferma alla lettura e alla scrittura ma li trasforma in audioracconti, podcast, recensioni e reading. Il sangue che ti scorre accanto è il suo primo romanzo.

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