Lunedì 16 gennaio alle ore 18,00 nella sala di Rappresentanza di Palazzo di Città presenta il suo libro “Il ritorno degli imperi” – Intervistati da Giuliano Foschini ne parlano l’autore e Nicola Latorre, Direttore Generale AID.
Nuova iniziativa del Circolo della Stampa “Secondo Adamo Nardelli” di Fasano, presieduto da Gino Bianco, che lunedì 16 gennaio alle ore 18,00 presso la Sala di Rappresentanza di Palazzo di Città ospiterà il direttore del quotidiano “La Repubblica”, Maurizio Molinari, per parlare della guerra in Ucraina e di come questa stia sconvolgendo gli equilibri internazionali.
Questi argomenti trattati nel libro “Il ritorno degli imperi”, saranno oggetto di riflessine da parte dello stesso autore e di Nicola Latorre, fresco di riconferma alla direzione dell’Agenzia Industrie Difesa, intervistati dall’inviato di Repubblica, Giuliano Foschini.
Prosegue dunque l’attività del Circolo della Stampa che con queste iniziative vuole proporsi come punto di riferimento sul territorio per il dibattito culturale e su temi di attualità. L’ingresso è libero.
“Il ritorno degli imperi”.
L’invasione russa dell’Ucraina è il momento di frattura dell’ordine internazionale scaturito dalla fine della Guerra fredda. Il conflitto innescato nel cuore dell’Europa accelera un mutamento che sconvolge il mondo in cui viviamo, fa emergere in maniera brutale come sul pianeta vi siano quattro grandi attori, le cui caratteristiche e capacità sono a tal punto superiori rispetto al resto della comunità internazionale da poter rispolverare, come propone Maurizio Molinari, la definizione di imperi, reali o potenziali. Russia, Unione europea, Stati Uniti e Cina popolare: una partita fra vecchie e nuove grandi potenze, ognuna con un’identità, una genesi storica, degli interessi e un orizzonte assai peculiare, ingaggiate in una sfida per la leadership globale che non ha più connotati solo economici e diplomatici, ma anche militari.
Maurizio Molinari, da sempre attento osservatore della politica internazionale e profondo conoscitore delle dinamiche in atto, ci aiuta a capire quali esiti può avere questo confronto, spiegandoci, anche con lo strumento delle mappe, la portata dei mutamenti a cui stiamo assistendo e la minaccia che incombe sulla sicurezza di tutti noi, europei in primis.
Con un focus sul ruolo dell’Italia sul nuovo scacchiere del Mediterraneo allargato che va delineandosi. Perché il conflitto in Ucraina non costituisce solo il ritorno della guerra nel Vecchio Continente, ma offre una rappresentazione drammatica della sfida tra democrazie e autocrazie, che solo una attenta analisi come quella offerta in queste pagine può permetterci di comprendere a pieno. Nella consapevolezza che quelli a venire saranno anni difficili e di tensione crescente, per far fronte a una minaccia che tutti, leader e opinioni pubbliche, hanno il dovere di comprendere per poter poi disinnescare.