Una potenza scenica e musicale tale da riuscire ad allontanare ogni possibilità di pioggia.

Due divinità dell’Olimpo della musica italiana, Francesco De Gregori e Antonello Venditti, in concerto insieme, a suggellare quarant’anni di carriera e brani che hanno ancora qualcosa di potente da comunicare. Ieri sera, venerdì 19 agosto, il duo di amici cantautori è salito sul palco di Piazza Ciaia per firmare un’esibizione memorabile: due ore di concerto nel cuore di Fasano, trenta canzoni e un coro senza età pronto a ripercorrere la storia della canzone e le esperienze personali ad essa legate con un filo stretto e saldo. L’evento, organizzato da “Luce Festival” – e inserito nel ricco calendario di appuntamenti “Wow! Fasano” – ha registrato il tutto esaurito richiamando gente persino da Campania e Calabria.

Generazioni diverse si sono fatte cullare dalle parole e dai ritmi dei due artisti romani, più legati che mai da quel lontano 1972 che gli ha visti esordire insieme con l’album Theoricus campus. Una fantastica storia fatta di canzoni, quella raccontata dalla ditta De Gregori-Venditti che sembra più agguerrita che mai sul palcoscenico; chitarra, piano e due voci inconfondibili, forti da sole, incredibili in coppia.

“Partirono in due ed erano abbastanza”: lo show inizia con il verso di Bomba o non bomba, canzone che apre la strada a un crescendo di successi eseguiti dai due eterni ragazzoni, sigaretta in bocca e tanta voglia di raccontare la vita a loro modo. La scaletta si accende con La leva calcistica della classe ’68 e poi, uno dopo l’altro, Modena, Bufalo Bill, La storia, Peppino, Generale. Al pubblico incredulo sembra quasi un sogno poter cantare tutti questi successi incastonati insieme: Sotto il segno dei pesci, Che fantastica storia è la vita, Dolce signora che bruci, Alice, Sangue su sangue, Santa Lucia. Un omaggio a Lucio Dalla, con la cover di Canzone, eseguito all’unisono dai due fa ballare la platea sotto al cielo fasanese. E poi una nuova carrellata di pezzi da recitare a memoria uno dopo l’altro: Ci vorrebbe un amico, Sara, Notte prima degli esami, Pablo, La donna cannone, Unica, Rimmel, Titanic, Giulio Cesare, Alta marea, In questo mondo di ladri, Sempre e per sempre.

Il tempo dello show vola come non mai, mentre il pubblico entusiasta rivive vecchie emozioni mai dimenticate. A chiudere una serata perfetta sono tre pezzi da novanta: Buonanotte fiorellino, Ricordati di me e quella che viene definita la più bella canzone mai scritta sulla città di Roma, Roma capoccia per l’appunto.

Musica e poesia, passato e presente, consumati in una città al di là del mare, dove gli uomini sembrano quasi volare, sollevati dalla bellezza delle note, parafrasando liberamente un noto verso. De Gregori e Venditti firmano uno spettacolo magnetico accompagnati dalla loro band, alternandosi sul palco con la loro proverbiale presenza scenica, una conclamata alchimia nei duetti, poche chiacchiere, arrangiamenti calibrati  e un’esperienza unica, quella che li ha resi due “fenomeni” e li mantiene tali nonostante gli anni che passano.

Un privilegio poterli ascoltare dal vivo in una delle tappe del loro tour che si protrarrà fino al 2023.

Per RD Notizie – Angelica Sicilia

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