Si è chiusa ieri sera, con il convegno “Riccio di mare: un modello di buone pratiche per tutelare, gestire e valorizzare le specie locali” nella splendida cornice della piazza del Faro di Torre Canne, la due giorni “Isola del Riccio” realizzata dal GAL Valle d’Itria lungo la costa di Fasano.
Il Mondo della ricerca a confronto con gli operatori della pesca, ma anche la cittadinanza locale e gli attori istituzionali protagonisti di laboratori ed attività per promuovere la tutela di questa risorsa dei nostri mari: il Paracentrotus Lividus e l’Arabacia Lixula . Molteplici i target coinvolti nelle attività di queste due giornate in cui biologi marini, ricercatori ed esperti hanno avuto modo di presentare in maniera semplice ed immediata i risultati di un progetto di ricerca che potrà avere importanti ricadute per la costa da Savelletri a Torre San Leonardo ma che ha anche l’ambizione di trasformarsi in una best practise da adottare e replicare in altri ambiti territoriali. Numerose le attività dedicate anche ai più piccini perché la conoscenza e la sensibilizzazione vanno seminate prima di tutto nei futuri uomini di domani.
“Impariamo a conoscere i ricci di mare” è il titolo del laboratorio a cui hanno partecipato sabato 23 luglio bambini e famiglie nell’area antistante all’Ufficio Locale Marittimo della Guardia Costiera; le attività sono proseguite nel pomeriggio di domenica 24 con le letture animate per i più piccoli realizzate negli spazi interni del Faro Torre Canne e l’immancabile appuntamento con il pescatore Adriano Argento che spiegato ai piccoli l’importanza del mangiar bene e sano per tutelare tutta la catena alimentare marina. Attività mirate sono state realizzate con i pescatori locali, attori protagonisti del progetto per comprendere cosa rende buona a tavola la biovidersità marina.
“Si è trattato di una bella occasione per far incontrare e confrontare l’anima del settore della pesca, i pescatori, con il mondo della ricerca scientifica e con le istituzioni. Ancor di più una opportunità per comprendere le potenzialità di un progetto che ha forti ricadute in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale” ha dichiarato il presidente del GAL Valle d’Itria, Giannicola D’Amico “Questo è anche il senso delle attività svolta dal GAL Valle d’Itria: essere snodo per questa rete di attori e lavorare per diffondere i risultati sensibilizzando la popolazione locale con un occhio di riguardo ai bambini”.
Presenti all’incontro di ieri sera il Sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria ed il Comandante dell’Ufficio Locale Marittimo della Guarda Costiera di Savelletri, Vito Domenico De Mario, oltre ai rappresentati dei partner di progetto: Francesco Bozzo per il Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università degli studi di Bari, Giannicola D’Amico e Pasquale Redavid Presidenti dei GAL Valle d’Itria e Sud Est Barese, Annarita Angelini Presidente del Parco delle Dune Costiere, Ruben Rotundo Capo ufficio stampa del WWF Levante Adriatico, Eleonora Meliadò Biologa marina che si è occupata della attività di campionamento lungo i fondali fasanesi e Antonio Mizzi, borsista dello stesso dipartimento dell’Università di Bari.
L’evento è stato realizzato nell’ambito del progetto di ricerca finanziato dal Programma PO FEAMP (Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca) 2014 – 2020.