L’orologio della piazza ha ripreso a marciare dopo diversi mesi; merito della sinergia pubblico-privata che ha consentito ad uno dei simboli della città di ritornare ad essere funzionante.
Dopo aver letto la storia dell’orologio e della torre pubblicato dal settimanale Piazza Ciaia e raccontata da Angelo Sante Trisciuzzi, un imprenditore della città, Vito Santoro, titolare di una ditta di impianti di sicurezza, ha offerto al sindaco di Fasano l’esperienza della propria azienda per accomodare l’antico orologio della piazza che, a causa di un guasto elettrico, era fermo da mesi alle 6:10.
Dopo un sopralluogo del titolare, due tecnici della ditta Sudel, Giuseppe Cofano e Martino Mizzi, si sono messi al lavoro e hanno rimesso in funzione il meccanismo che consente all’orologio di segnare correttamente le ore. Non solo: sono intervenuti anche sull’impianto elettromeccanico delle campane e, dopo meticoloso lavoro di riparazione, saldature e riposizionamento, anche la campana che batte i tocchi delle ore ha ripreso a diffondere rintocchi.
Un esempio di collaborazione e di cittadinanza attiva che ha consentito di risolvere un problema che si trascinava da tempo.
A breve cominceranno i lavori di restauro e consolidamento della torre dell’orologio di piazza Ciaia che così tornerà a nuova vita per continuare a scandire con il tintinnio delle sue campane, come nei tempi antichi, le giornate della comunità fasanese.