In sede cautelare diede ok alla regione fissando un importante principio sulla rilevanza sociale delle azioni del Codacons.
Tra pochi giorni il Consiglio di Stato emetterà il suo verdetto definitivo sulla vicenda Xylella, pronunciandosi sulla correttezza delle azioni di contrasto messe in atto dalle istituzioni locali per fermare la piaga che ha devastato il territorio pugliese.
In sede cautelare il Consiglio di Stato, pronunciandosi sul ricorso presentato dal Codacons e da uno stuolo di associazioni ambientaliste e aziende alimentari pugliesi, aveva confermato la validità delle decisioni assunte dalla Regione Puglia e dallo Stato Italiano, anche in considerazione della sentenza della Corte di Giustizia Ue che ha confermato il rispetto dei principi di precauzione e proporzionalità, nonché la sussistenza di un adeguato presupposto scientifico legittimante le misure adottate in Italia.
Una decisione importante quella del Consiglio di Stato che, nell’ordinanza, ha fissato un fondamentale principio sulla rilevanza sociale delle azioni del Codacons e sugli interessi difesi dall’associazione nel giudizio in oggetto, stabilendo di accogliere l’appello proposto dal Codacons per la parte relativa alla condanna alle spese disposta in primo grado dal Tar, condanna per il Consiglio di Stato “non conforme alla qualità e alla rilevanza delle questioni poste e degli interessi fatti valere in giudizio”, demolendo così il principio secondo cui chi perde una causa debba sempre pagare le spese del giudizio.