Il sodalizio teatrale fasanese ha festeggiato i 30 anni di promozione culturale sul territorio con una festa associativa a Masseria Casale del Murgese
Il Gruppo di attività teatrali “Peppino Mancini” di Fasano ha spento le sue prime 30 candeline.
La serata celebrativa si è svolta sabato 18 dicembre a Masseria Casale del Murgese e ha riunito tutti i soci, seniores e juniores, che nel corso dei 30 anni hanno contribuito a scrivere la storia del teatro fasanese con spettacoli di beneficenza e soprattutto con il Festival di Teatro “Di scena a Fasano”, quest’anno giunto alla dodicesima edizione.
Una grande storia d’amore per il teatro che va avanti dal 1991, anno in cui un gruppo di professionisti fasanesi accomunati dalla passione per l’arte recitativa e per il palcoscenico decisero di fondare il Gat ed intitolarlo a Peppino Mancini, celebre attore fasanese morto negli anni ’70 alla prematura età di 57 anni.
Seppur Mancini operasse a Bari e poi a Roma e Torino, recitando con attori del calibro di Elena Cotta, Elsa Albani, Gino Pernice e Domenico Modugno, forte è stato il legame con la sua città d’origine motivo per cui i soci fondatori decisero di omaggiarlo intitolandogli la denominazione del sodalizio.
Oltre al momento di convivialità, è stata di forte emozione la cerimonia di premiazione, condotta dal presidente del Gat Fausto Savoia, di tutti i presidenti che si sono susseguiti nel corso di questi anni: Marisa Sansonetti, Maria Teresa Marasco, Nicola Giordano Cardone, Armando Bianco, Vito Lozupone, Mimmo Capozzi, Antonietta Mancini (figlia dell’attore Peppino) e lo stesso Fausto Savoia.
Un riconoscimento speciale da parte dell’attuale consiglio direttivo della “Peppino Mancini” (composto oltre dal presidente Savoia, da Pia Cofano, Marisa Sansonetti, Gerry Moio, Domenico Gazzo e Rossella De Mola) è stato conferito a due soci di lungo corso che si sono particolarmente distinti nel corso della storia manciniana: l’autrice Maria Teresa Marasco, per aver collaborato con la sua vena drammaturgica nei primi spettacoli del gruppo teatrale, e l’attore Franco Romano, artista di impareggiabile bravura e teatrante dal 1957.
I premi sono stati consegnati rispettivamente dall’Assessore alla Cultura Cinzia Caroli e dal Sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, entrambi felici di partecipare alla festa della “Peppino Mancini”.
Immancabile la commozione nel ricordare i soci scomparsi Vincenzo Schiavone, Mimino Olive e Armando De Luca, che hanno fornito agli albori un aiuto determinante per la promozione della cultura teatrale su tutto il territorio fasanese e oltre.
La serata si è poi conclusa con canti e balli e soprattutto con un grande annuncio da parte di Mimmo Capozzi, direttore artistico e regista del Gat: la “Mancini” è pronta a tornare in scena con un nuovo lavoro che andrà in scena nei primi mesi del 2022. L’opera è originale ed è stata scritta dalla penna drammaturgica dei soci Rossella De Mola, Domenico Gazzo e Gerry Moio.
Un ritorno tanto atteso della compagnia fasanese e che manca dal 2018. Anche se la prolungata assenza è stata dettata principalmente da motivi pandemici, il sodalizio teatrale fasanese è pronto ad allietare nuovamente il pubblico fasanese con un cast fatto di nuove leve ma soprattutto di grandi ritorni.