L’associazione che opera per la tutela e la valorizzazione della Selva scrive a Prefetto, Sindaco e Forze dell’Ordine espreminedo la preoccupazione di residenti, soci e dimoranti in collina

A seguito del recente episodio criminoso di cronaca nera verificatosi a Selva di Fasano che ha visto coinvolti dei residenti, l’Associazione Pro Selva, raccogliendo le preoccupazioni di tante persone, ha inviato una lettera al Prefetto di Brindisi, al Sindaco di Fasano e ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine.

Nella missiva a firma della presidente Rosanna Petruzzi, è scritto: “Il grave atto intimidatorio avvenuto a Selva di Fasano che ha riguardato due cittadine che risiedono stabilmente nella frazione, ci porta a chiedere aiuto e sicurezza, acchè le forze dell’ordine siano sempre più presenti nella località collinare anche con un punto stabile. E’ grave, offensivo – prosegue la missiva – e deleterio per tale località, luogo di villeggiatura e di interesse turistico, che la delinquenza annulli le bellezze del luogo e la stessa sopravvivenza“.

Dunque anche la Pro Selva, che da oltre 30 anni opera per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione della località e della collina di Fasano, si fa portavoce delle preoccupazione dei silvani chiedendo controlli costanti e sicurezza perché, purtroppo, tali episodi criminosi rischiano di ripersi con sempre maggiore frequenza.

La richiesta è stata avanzata all’indomani della rapina in una villa verificatasi alla Selva dove due donne, madre e figlia, sono state legate per oltre tre ore da tre uomini. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, il gruppo è entrato in azione dopo aver bloccato la figlia che faceva rientro a casa. I tre, una volta entrati, hanno immobilizzato le donne e messo a soqquadro la villetta riuscendo a portare via una somma in denaro.

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