Presentato il cartellone del Comune di Fasano in collaborazione con il TPP. Il sindaco Zaccaria: “Ripartiamo in presenza con tanti appuntamenti di qualità”.
Un calendario di nove appuntamenti al teatro Kennedy da gennaio ad aprile in abbonamento, a cui se ne aggiunge uno, di danza, fuori abbonamento, che sarà ospitato al teatro Sociale. Una stagione ricca, studiata con grande cura, un invito alla riflessione, ma anche alla leggerezza. Per riaprire il sipario sulla cultura dopo due anni di buio. Inizierà subito dopo le feste natalizie la stagione teatrale del Comune di Fasano in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Il cartellone di prosa 2021/22 è stato presentato oggi pomeriggio nella sala di rappresentanza del Comune di Fasano.
“Ripartiamo finalmente in presenza con un calendario di qualità – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. La cultura a Fasano non si è mai fermata perché anche nei mesi più difficili della pandemia la nostra amministrazione si è impegnata in collaborazione con TPP e scuole per non spegnere le luci sul teatro. È stato un grande lavoro di squadra che ha consentito, soprattutto ai nostri giovani, di non perdere mai confidenza con progetti culturali di pregio. Oggi possiamo tornare in presenza, tornare ad assaporare la bellezza di sedere in teatro, vivere l’emozione di assistere dal vivo alle rappresentazioni nel rispetto delle norme. Tutto questo ci è mancato tanto per questo siamo certi che questa stagione sarà ancora più vissuta e apprezzata”.
I primi ad andare in scena l’11 gennaio saranno Debora Caprioglio, Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti con Buoni da morire di Gianni Clementi per la regia di Emilio Solfrizzi che torna sulla scena nazionale cimentandosi ancora con la direzione di un lavoro dalla trama intrigante.
Il 28 gennaio ci si sposterà al Teatro Sociale per uno spettacolo di danza (fuori abbonamento). Qui, dopo l’anteprima nazionale di Bari, la compagnia Equilibrio Dinamico Dance Company porterà in scena Anastasia e la maledizione dei Romanov con la regia di Michelangelo Campanale e la coreografia di Roberta Ferrara, con il supporto del Teatro Pubblico Pugliese, del Comune di Barletta e del Comune di Fasano, in coproduzione con Compagnie Art Garage e Resextensa.
Si torna quindi al Kennedy per il resto della stagione che vedrà alternarsi Maria Amelia Monti e Marina Massironi in Il marito invisibile scritto e diretto da Edoardo Erba, un’esilarante commedia sulla scomparsa della nostra vita di relazione in cui le due protagoniste accompagnano con la loro personalissima comicità in un viaggio che dà i brividi per quanto è scottante e attuale; Giovanni Esposito con Valerio Santoro, Gennario di Biase, Chiara Baffi, Luciano Saltarelli e Fabrizio La Marca nella commedia A che servono questi quattrini di Armando Curcio, qui con la regia di Andrea Renzi, messa in scena per la prima volta nel 1940 dalla compagnia dei De Filippo con grande successo; la Rimbamband con con Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Nicolò Pantaleo, Francesco Pagliarulo, Vittorio Bruno nel loro Manicomic con la regia di Gioele Dix (recupero stagione 2019/2020): una sorta di “Qualcuno volò sul nido del cuculo” in versione comico/teatrale, in cui la follia si trasforma in libertà, energia, divertimento e creatività. Perché non può esserci arte senza follia e… da vicino, nessuno è normale; Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli e Lucia Poli in Servo di scena di Ronald Harwood con la regia di Guglielmo Ferro, È un grande inno all’amore per il teatro, all’illusione che la civiltà possa sconfiggere le forze oscure della guerra che incombe tutto intorno…oggi come ieri; Ippolito Chiarello in Oggi Sposi, varietà tragicomico con Luigi Bubbico al pianoforte e la regia di Maria Cassi. Lo spettacolo compie 20 anni e continua a mietere successi e consensi tra pubblico e critica. Centinaia di repliche e migliaia di persone che lo hanno visto e continuano a ritornare e a rivederlo. Un alternarsi ubriacante di sollecitazioni al riso e all’emozione, secondo i canoni del teatro comico musicale. Attraverso la musica, la letteratura, l’improvvisazione e le massime della saggezza popolare l’attore racconta il matrimonio e l’amore in una sorta di cerimonia collettiva. E ancora, Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere saliranno sul palco con la regia di Enrico Maria Lamanna in Bloccati dalla neve scritto durante il primo lockdown del 2020 da Peter Quilter, autore delle commedie di successo Glorious! e End of the Rainbow. Quest’ultimo testo è stato adattato per il film Judy (2019), premiato agli Oscar.
Penultimo appuntamento in programma sarà quello con Giorgio Pasotti e Mariangela D’Abbraccio in Hamlet, liberamente tratto da Amleto di William Shakespeare con la regia di Francesco Tavassi: in tutto il panorama di personaggi Shakespeariani non esiste un eroe più moderno di Amleto. Questo perché già diversi secoli prima della nascita della psicanalisi, Amleto s’impone come un personaggio dalla psiche profonda e complessa. La sua battaglia, prima ancora che col mondo esterno è interiore e quindi attuale. Non devono trarre in inganno, le armi, il regno di Elsinore, il linguaggio d’altri tempi, Amleto vive e si nutre ad ogni rivisitazione del tributo che si paga ai capolavori; adattandolo non se ne scalfisce il valore, semmai lo si rinnova.
Chiude la stagione di Fasano lo spettacolo Il silenzio grande con Massimiliano Gallo, Stefania Rocca e Antonella Morea il 28 aprile: una commedia scritta da Maurizio De Giovanni autore del romanzo I bastardi di Pizzofalcone da cui è stata tratta l’omonima serie televisiva di successo, e con la regia di Alessandro Gassman che, dopo la versione teatrale, ha presentato al Festival del Cinema di Venezia quest’anno anche la versione cinematografica del suo lavoro. Questo è uno spettacolo dove le verità che i protagonisti si dicono, a volte si urlano o si sussurrano, possano farvi riconoscere, dove, come sempre accade anche nei momenti più drammatici, possano esplodere risate, divertimento, insomma la vita.
“Questa nuova stagione di prosa ci riempie di orgoglio – dice l’assessore alla Cultura Cinzia Caroli – perché è stato fatto un grande lavoro sia in merito alla scelta degli spettacoli, sia per l’attenzione nei confronti del pubblico e degli abbonati in particolare, dato il periodo complesso che stiamo vivendo. Mi preme quindi chiarire che gli abbonati della passata stagione avranno diritto a recuperare i tre spettacoli persi a causa dell’interruzione della stagione. Potranno recuperare quindi il pezzo della Rimbamband “Manicomic” (presente nella passata stagione) il pezzo con Iacchetti “Bloccati dalla neve” e Hamlet. Dunque, i titolari dell’abbonamento 2019/20 potranno recarsi al teatro Kennedy dal 14 al 28 dicembre per comunicare il recupero degli spettacoli ed eventualmente per sottoscrivere un nuovo abbonamento conservando il proprio posto. L’abbonamento alla stagione 2021/22 prevede sei spettacoli tutti di grande livello, si parlerà di relazioni, di convivenze forzate, di amore, di famiglia, di donne, si sorriderà e ci si commuoverà”.
L’abbonamento a sei spettacoli prevede i seguenti costi: platea primo settore 72,00 euro; platea secondo settore 60,00; platea secondo settore ridotto 42,00 euro. Per i tre spettacoli in recupero i nuovi abbonati avranno diritto ad un’ulteriore scono sul prezzo del singolo biglietto (platea primo settore 12,00 anziché 20,00; platea secondo settore 10,00 anziché 15,00; platea secondo settore ridotto 7,00 euro anziché 10,00).
“Credo che si sia riusciti a trovare la soluzione ottimale per rispettare il pubblico in primo luogo, per lavorare con metodo e per sostenere ancora una volta il comparto del teatro con un’offerta di ben nove spettacoli in città”, conclude l’assessore Caroli.
“A distanza di quasi due anni dal buio della scena, il teatro smette di fare prove tecniche di ripresa per ripartire, per rimettersi in cammino, per continuare un discorso interrotto senza preavviso – dice il consigliere d’amministrazione del TPP Roberto Romeo –. La stagione che presentiamo ci offre per questo la opportunità di ritrovare il gusto e il valore di uno dei momenti più belli ed elevati di condivisone, sempre più forti di qualsiasi avversità o rovescio della storia. Un disposto combinato di riflessione e di leggerezza, due aspetti che non devono sfuggire l’uno all’altro soffiando verso la sponda della normalità. Lo spettacolo dal vivo è vita e aggregazione, e i teatri riaprono perché sono baluardi culturali e di difesa di una fondamentale socialità. La Stagione si dispiega nel solco ormai abituale di un’offerta di qualità e multidisciplinare e sono convinto che il teatro saprà riprendersi il suo posto a mano a mano che la scena tornerà a popolarsi di personaggi, storie e scenari. Un nuovo tempo per il teatro per sapere qualcosa in più di noi dopo un’esperienza totalizzante come la pandemia. Intanto, ce lo ripetiamo come un mantra: i luoghi teatrali sono sicuri e il green pass rafforzato ci rassicura ulteriormente”.
Alla conferenza di presentazione erano presenti il dirigente del settore Giuseppe Carparelli e la responsabile dell’ufficio Cultura Sandra Capozzi.