Si chiude con successo il ritorno della cronoscalata alla Selva, Castellano (Osella PA2000-Honda) si aggiudica la gara su Leogrande e Carbone.
Il motore della Fasano-Selva si è riacceso.
Sono stati tre lunghi anni di attesa, dopo l’ultima edizione datata 2018. Ma oggi la Coppa Selva di Fasano ha rimesso in moto il proprio motore, che romba fin dal lontano 1946 (anno della prima edizione), per correre nuovamente nell’ambito delle più prestigiose gare di velocità in salita. È stato un ottimo lavoro, quello realizzato dall’Anas, per l’adeguamento e la messa in sicurezza della Statale 172dir “Dei Trulli”, nel tratto che interessa i primi due Km del percorso. Ed è stato un lavoro ugualmente straordinario, quello svolto dalla A.S. Egnathia, con in testa la Presidente Laura De Mola, per allestire nel più breve tempo possibile una gara come la Fasano-Selva, non appena ricevuta la certezza della data di riapertura al traffico del nuovo percorso stradale. Oggi si è concluso il weekend del ritorno, iniziato ieri con le prove ufficiali e terminato oggi, dopo lo svolgimento delle due manche di gara. Ora questo evento, che con l’attesa manifestazione odierna ha raggiunto il numero di 62 edizioni, può nuovamente aspirare al giro delle cronoscalate di maggior rilievo. Perciò, dopo aver condotto in porto con 117 piloti al via il settimo degli 11 appuntamenti del Trofeo Italiano Velocità Montagna Area Sud, dal prossimo anno si può pensare a ospitare i maggiori campionati della specialità.
Un tracciato che soddisfa.
“È cambiato il ritmo di gara”, spiega Francesco Leogrande (nella foto sopra, al volante della sua Osella), secondo al traguardo finale. “È necessaria molta accortezza nel tratto iniziale, data la presenza della nuova rotatoria stradale, che limita naturalmente la velocità di ingresso nella parte successiva, allargata con curve di raggio maggiore rispetto al passato. Questo consente di riprendere la piena accelerazione, con velocità massime che si raggiungono quando ormai siamo giunti alla prima serie di chicane. Mi piace, è un tracciato dove poter far valere le doti di guida.” Gli fa eco il campano Tommaso Carbone, terzo assoluto: “Alla prima staccata della rotatoria, con le nostre vetture Prototipo siamo costretti a entrare in prima marcia. La sede stradale è in realtà più stretta di quanto appare in ingresso, perciò la cura di non sbagliare è massima. Subito dopo possiamo aprire il motore a volontà, su un tratto nuovo che, dopo la serie di chicane immette nella tradizionale salita dopo il tornante. In sostanza, il nuovo tratto inverte le prestazioni rispetto al precedente: veloce dove era lento e viceversa. Mi piace, è impegnativo nella guida.”
I risultati finali.
“Nessun problema sul percorso, confermo una guida impegnativa, necessaria nel primo tratto dopo la partenza, ma devo dire che mi sono subito trovato a mio agio sulla nuova prima parte di tracciato, che ho dovuto conoscere dopo essermi abituato al precedente, nelle mie passate esperienze nella salita alla Selva.” Così sintetizza il suo fortunato fine settimana a Fasano il salernitano Sebastiano Castellano (Osella PA 2000-Honda, nella foto sopra), vincitore assoluto della gara con il tempo totale di 4’35”94, sulla percorrenza delle due manche di gara per complessivi 11,2 Km. Non c’è stato verso per Leogrande, già vincitore nel 2013, di replicare il suo precedente successo. Il fasanese ha comunque ottenuto un ottimo secondo posto, realizzando incredibilmente lo stesso tempo di 2’21”04 in entrambe le manche odierne. Terzo ha concluso Carbone, altro candidato alla vittoria, staccato di appena 35 centesimi da Leogrande. Nella foto d’apertura, il podio della classifica assoluta, con al centro il vincitore Castellano insieme a Leogrande (a sinistra) e a Carbone.
Gli altri vincitori.
La più numerosa categoria al via è stata quella delle Bicilindriche, veri piccoli gioielli della meccanica, che con le ben 26 vetture che hanno preso la partenza annunciava una lotta senza quartiere. Ha infine prevalso il fasanese Oronzo Montanaro, davanti al concittadino Vincenzo Sabatelli (entrambi su Fiat 500). Affollatissima anche la classe Racing Start, nella quale ha prevalso Giovanni Ammirabile (Peugeot 308 RC) su Silvestro De Mola (Citroen Saxo). Gli altri vincitori sono Giacomo Liuzzi (Mini Cooper S JCW) in classe RS Plus, Andrea Palazzo (Peugeot 308 RC) in RS Cup, Fabio Semeraro (Saxo VTS) in Produzione-S, Giovanni Sannolla (Renault 5 GTT) in Produzione-S, Angelo Guzzetta (Peugeot 106 S16) in E1 Italia, Leonardo De Carolis (Smart-Suzuki) in E2 SH, Giuseppe Borrelli (Peugeot 106 S16) in Gruppo A e Francesco Montagna (Lamborghini Huracàn, nella foto qui sopra) in GT.