Da Giovanni Falcone e Francesca Morvillo a Peppino Impastato, Ilaria Alpi e personalità fasanesi illustri. Eroi di caratura morale e comportamentale indiscutibile che si sono distinti per impegno nelle legalità, a difesa della libertà di stampa. Modello di rettitudine e di impegno civile e che hanno tracciato un percorso di comportamenti da seguire per essere cittadini onesti, responsabili e liberi.
Fasano dedica 11 vie del territorio ad altrettante personalità che sono emblema di stili di vita da prendere a modello. Una intitolazione che non è solo esercizio di memoria, ma atto concreto di riconoscimento del valore di vite straordinarie: affinché guardando le targhe in loro ricordo e passando per quelle vie ci si possa mettere sulla strada di vite straordinarie ed essere invogliati a camminare sulle orme di chi si è speso per il bene della comunità, anche a costo della propria vita.
Non a caso la cerimonia di intitolazione si è svolta nel weekend del 22 e del 23 maggio in concomitanza con la Giornata della Legalità che ricorre ogni anno proprio il 23 maggio, giorno dell’anniversario della strage di Capaci in cui 29 anni fa persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie magistrato Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Proprio a Falcone e Morvillo sono dedicate 2 delle 11 strade scelte dall’amministrazione comunale. Nuove vie vanno alla memoria di Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia appena due mesi dopo la morte del suo collega e amico Falcone (il 19 luglio nella strage di via D’Amelio), a Rosario Angelo Livatino vittima dalla Stidda, organizzazione criminale mafiosa siciliana, ai giornalisti Peppino Impastato, ucciso da Cosa Nostra nel 1978 e Ilaria Alpi, assassinata a Mogadiscio.
Cinque strade sono state dedicate a illustri concittadini che hanno scritto pagine importanti della vita di Fasano: l’operatore ecologico-cantastorie Oronzo “Rondell” Lacirignola, il maestro di danza Ioan Iosif Girba, don Cosimo De Carolis, storico parroco della parrocchia La Salette, Mario Perrone, politico locale dallo spiccato valore morale, e Rosa Curlo, fasanese miracolata da Madre Luisa de Marillac.
L’inaugurazione delle undici targhe è stata preceduta da due cerimonie, sabato pomeriggio e domenica mattina davanti a Palazzo di Città, in cui il sindaco Francesco Zaccaria e l’assessore alla Toponomastica Luana Amati hanno consegnato una pergamena ricordo per ogni personalità, illustrandone brevemente la biografia.
“Intitolare una strada è un atto doveroso di esercizio di memoria – dice il sindaco Francesco Zaccaria – ed è, allo stesso tempo, il modo più concreto per mantenere sempre vivo l’esempio e il sacrificio di donne e uomini straordinari che hanno donato la loro esistenza a servizio dello Stato e profuso il loro impegno per la vita di comunità. Sulla via che questi eroi hanno tracciato dobbiamo sforzarci di camminare ogni giorno per applicare concretamente comportamenti improntati alla legalità, al rispetto delle regole, alla realizzazione di un modo più giusto e più onesto e quindi libero. Queste vie ci indicano la strada da seguire nella quotidianità della nostra vita di cittadini. Ringrazio l’assessore Amati per l’impegno profuso nell’iniziativa e gli uffici competenti per il lavoro burocratico e di ricerca fatto per l’attuazione della intitolazione. Fasano è fiera di annoverare tra i suoi cittadini esempi di vita eccellenti che, insieme agli eroi caduti nella lotta alle mafie, avranno il tributo che meritano”.