Approvata la legge ideata dai consiglieri Fabiano Amati e Antonio Tutolo. “Auspico che le strutture applichino legge prima che entri in vigore, perché ogni giorno che passa si porta dietro rimorsi e rimpianti”.
“In Puglia i malati ricoverati in ospedale non possono morire soli. Questa è una legge-divieto che spero sia applicata prima ancora che entri in vigore, perché ogni giorno che passa si porta dietro decine di crudeli rimpianti. La nostra iniziativa era mossa da un’ispirazione che oggi è diventata dedica: in memoria di centinaia di persone morte in solitudine in tempo di Covid e chiuse in un sacco senza lo sguardo di chi le ha amate”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.
“Per giungere al risultato auspicato con la nostra proposta abbiamo dovuto faticare un bel po’, forse illusi dal fatto che una proposta del genere potesse rotolare facilmente perché spinta dalla forza di gravità dell’amore. E invece è stata una battaglia, vinta però grazie alla dedizione della maggior parte dei colleghi Consiglieri regionali.
Ringrazio il collega Antonio Tutolo che ha messo in gioco tutte le energie per conseguire l’esame della Commissione e del Consiglio regionale e gli altri colleghi che poi hanno sostenuto con la loro sottoscrizione un’idea antichissima di umanità e civiltà.
Poiché la legge approvata oggi deve scontare ancora qualche giorno per la pubblicazione e l’entrata in vigore, mi appello ai responsabili amministrativi e sanitari delle ASL e delle RSA affinché anticipino gli effetti delle disposizioni approvate, dando immediate disposizioni per offrire a pazienti e ospiti la possibilità di avere accanto una persona cara. E ciò lo dico perché ogni giorno muoiono decine di persone che non possono ricevere il confronto di una mano stretta per amore”.