Sul caso dei furbetti del vaccino in Puglia il Codacons presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Bari chiedendo di aprire una approfondita indagine volta a verificare l’operato della Regione Puglia e delle ASL territorialmente competenti in ordine al mancato rispetto del piano vaccinale.
L’ordinanza del 15 marzo 2021 firmata dal Commissario Figliuolo stabilisce che: “Le dosi residue a fine giornata, qualora non conservabili, siano eccezionalmente somministrate, evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l’ordine di priorità del Piano nazionale” – spiega l’associazione – L’ordine di priorità prevede in primo luogo la vaccinazione degli ultraottantenni prima che vengano contattati altri cittadini. Nella realtà dei fatti, tuttavia, si sta assistendo in Puglia ad una illegittima corsia privilegiata nella somministrazione vaccinale, con i cosiddetti “FURBETTI DEL VACCINO” che hanno saltato la fila facendosi vaccinare senza averne titolo, stravolgendo l’ordine di priorità del piano nazionale che prevede in primo luogo la vaccinazione degli ultra80enni, soggetti a rischio che subiscono ritardi pesantissimi e ad oggi ancora non sanno quando saranno vaccinati, con serio rischio per la loro incolumità.
In base ai dati emersi sui mass media, in Puglia sarebbero state aperte due inchieste: a) una dei carabinieri del Nas, coordinata dalla Procura di Bari, B) e l’altra del Nirs, un nucleo ispettivo della Regione. I Nas avrebbero acquisito l’elenco dei vaccinati constatando la presenza di un numero esagerato di operatori sanitari e di volontari (molti si sarebbero iscritti ad associazioni solo per avere il vaccino). Inoltre risulterebbero vaccinati venti minorenni: 12 under 16 e otto 17enni. Tra gli immunizzati anche artigiani, cinque amministratori locali e commercianti mentre proseguirebbero a spron battuto le iniezioni di tutti gli studenti della facoltà di Medicina di Bari, comprese le matricole.
La questione che si riporta all’attenzione della Procura – spiega il Codacons – è che se il vaccino somministrato ai soggetti non aventi diritto fosse stato destinato, come dovuto ed in rispetto al piano vaccinale, agli ultraottantenni poi contagiati dal Covid, probabilmente gli stessi non si sarebbero ammalati e, nei casi più gravi, deceduti.
Per tale motivo il Codacons chiede alla Procura di Bari di accertare responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti quali il reato di abuso in atti di ufficio, omissione in atti di ufficio ma anche la possibile responsabilità per i reati di concorso in omicidio colposo e in epidemia colposa a fronte dell’elevato numero di decessi di ultraottantenni per Covid a causa dei ritardi nella vaccinazione per avere privilegiato i cosiddetti “furbetti del vaccino” senza effettuare i doverosi controlli.