Un faro blu su palazzo di città per tenere sempre accesa la luce dell’attenzione sull’autismo. Fasano si illumina del colore simbolo della patologia nella giornata della consapevolezza sull’autismo che ricorre oggi, 2 aprile, in tutto il mondo per istituzione dell’Onu.
“Il nostro Comune aderisce a questa iniziativa che è un piccolo gesto di vicinanza a tutte le persone affette da disturbi dello spettro autistico e alle loro famiglie – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. È un gesto di consapevolezza, appunto, come recita il motto della giornata, per riflettere su una problematica su cui tanti passi avanti di conoscenza sono stati fatti in questi anni, ma di cui ancora non si sa abbastanza. L’impegno delle istituzioni deve essere quello di promuovere una attenzione continua all’autismo nella realizzazione di azioni che coinvolgano soggetti autistici, genitori, scuole ,professionisti, servizi e cittadini perché solo attraverso una rete proficua di collaborazione si possono creare interventi mirati a beneficio delle persone affette da questo disturbo e alle loro famiglie per una città sempre più inclusiva, solidale e attenta a ogni disabilità”.
Fasano, tra l’altro, è una città a misura delle persone autistiche. È stato infatti il primo Comune in provincia di Brindisi ad aderire al progetto “Smart in blu” con il quale le famiglie di soggetti autistici sono state dotate di un pass per evitare code troppo lunghe nei negozi e consentire loro una maggiore tranquillità negli acquisti, per non creare potenziali momenti di stress per i bambini.
“Il nostro Palazzo di Città si colora di nuovo. – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Angela Carrieri – In un momento difficile come questo che stiamo vivendo, è il nostro modo per essere vicini a tutti i cittadini affetti da autismo, dai più piccoli ai più grandi. Non dobbiamo dimenticare però anche i caregiver, ovvero tutti coloro che assistono questi ragazzi: in questa giornata penso a tutte le mamme e papà che quotidianamente cercando di garantire il meglio per il loro bambino affetto da autismo. Ne conosco qualcuno e posso garantire che sono dei veri e propri eroi, mascherati da esseri umani comuni, armati di tanta pazienza e disposti a tutto per il bene del loro bambino. Tanto è stato fatto per l’autismo, tanto ancora si deve fare per sostenere queste famiglie”.
Condividiamo la testimonianza di una mamma, Maurilia Marinuzzi, che giornalmente accudisce e ricopre d’amore il suo piccolo Alessandro: “Oggi 2 aprile è la giornata mondiale dell’autismo. In Italia ci sono 500mila famiglie con ragazzi autistici. Questi bambini, ragazzi hanno la piena consapevolezza di sé se stessi e de loro stato. Eppure la gente si rivolge a loro dicendo cose del tipo “chi sono?” “come mi chiamo?”.
Il mondo purtroppo ha ancora un po’ paura delle disabilità non sapendo che ogni giorno, nonostante le varie difficoltà i miglioramenti spesso impercettibili con un lavoro costante arrivano anche se di autismo non si guarisce.
Io non so se Alessandro parlerà ma prima non mi guardava, oggi mi da baci e mi abbraccia e pian piano riuscirà anche a relazionarsi con gli altri.
Io mi tengo per me la stanchezza di non poter mollare mai. Non ho consigli per chi sta in una situazione simile perché ogni caso è diverso, ma una cosa mi pare di poterla dire: non c’è altra via che cercare una via!”.