È un Natale particolare per tutti, molto diverso da quelli che abbiamo sempre vissuto e che ci aspettavamo di trascorrere anche quest’anno.
“Dobbiamo ancora distanziarci, stando lontani dai nostri affetti per proteggerci l’un l’altro, e per salvaguardare i più fragili, prima di tutto gli anziani. In questo modo onoriamo anche lo straordinario lavoro di medici, infermieri e volontari: sono loro le gambe su cui cammina la volontà di tutto il Paese di far diventare questo periodo solo un ricordo.
Come ogni anno, in piazza Ciaia, il presepe scalda il cuore di tutti e diventa, oggi più di sempre, l’immagine della famiglia che guarda allo stesso orizzonte.
Giuseppe e Maria che vegliano su Gesù bambino sono l’esempio di quello che oggi siamo chiamati a fare: vegliare l’uno sull’altro, anche a distanza, nel nome dell’amore e dell’affetto che ci unisce in famiglia.
In questo Natale un pensiero particolare va ai più piccoli, ai bambini e ai ragazzi che in questi mesi hanno sofferto più di tutti l’assenza di legami sociali, hanno rinunciato a incontrarsi e a socializzare in un momento fondamentale della loro crescita.
A loro, in queste Feste, abbiamo voluto guardare con particolare riguardo: l’attenzione alle nuove generazioni deve essere al centro del nostro impegno quotidiano, perché solo una società che si prende cura dei più giovani ha davvero a cuore il proprio futuro.
Attraverso le parole di speranza che abbelliscono il nostro centro storico, nel centenario della nascita di Gianni Rodari, voglio guardare con fiducia al 2021 insieme a voi:
«Le scarpe del nuovo anno… Dove mi porteranno?
No, no, niente domande: c’è una strada soltanto, aperta, grande e va avanti!»
Con l’augurio che questo Natale possa trasformare le avversità in opportunità e indicarci la strada giusta: quella della speranza e della rinascita.
Io sarò come sempre al vostro fianco.
Buon Natale e buon 2021!