È stata inaugurata domenica scorsa l’edizione n. 50 della mostra fasanese dell’artigianato presso il Palazzo dei Congressi a Selva di Fasano.

Da 70 anni l’appuntamento per eccellenza dell’estate silvana, la “Mostra Artigiana”, poi divenuta “Mostra dell’artigianato fasanese” per trasformarsi definitivamente in “Mostra Fasanese dell’Artigianato”, è il luogo in cui i diversi artigiani e artieri hanno avuto la possibilità di esporre le loro creazioni.

La cerimonia di inaugurazione è stata preceduta dal corteo storico di figuranti dell’associazione Giugno Fasanese, che ha sfilato in lungo per viale Toledo; dallo spettacolo di fuoco offerto dall’associazione MentiArdenti e dall’accompagnamento musicale della banda Città di Fasano “Ignazio Ciaia”.

Complice il fresco silvano un gran numero di pubblico ha assistito partecipe agli spettacoli di contorno di questa inaugurazione.

Il presentatore della serata, Mimmo Capozzi, responsabile della Comunicazione del Comune di Fasano, ha ripercorso brevemente la storia della Mostra, partendo da colui che ha ideato e realizzato la prima edizione, il compianto Aquilino Giannaccari.

Prima del tradizionale taglio del nastro gli interventi istituzionali della console della Croazia per la Puglia e la Basilicata, Rosa Alò e del presidente dell’associazione “U Mestre” fondata per prendere le redini dell’organizzazione della Mostra, Alfonso Belfiore. L’assessore alle Attività Produttive, Luana Amati, dopo aver porto i saluti del Sindaco Zaccaria, impossibilitato ad essere presente per sopraggiunti impegni istituzionali, ha così commentato:

« Con la buona volontà e l’impegno di tutti siamo giunti all’agognato traguardo della 50ª edizione della Mostra Fasanese dell’Artigianato, assolutamente incerto fino a qualche settimana fa.

Nonostante le difficoltà, infatti, abbiamo fortemente voluto dare alla città ed al territorio l’opportunità di apprezzare il lavoro dei nostri artieri che continua ad esprimere un condensato della nobile tradizione artigiana fasanese.

Una bella integrazione tra la tradizione e l’innovazione, dove, il tornare indietro non vuol dire andare all’indietro ma trarre dalle risorse del passato gli stimoli per continuare ad esprimere le ricchezze autentiche di questo paese.

L’opportunità della annuale Mostra è utile, altresì, a riaffermare che operare, innovare, pensare in grande e non arrendersi mai sono elementi fondamentali per lo sviluppo dell’Artigianato come d’altronde, e più in generale, della vita.

Continuiamo ad investire nella Mostra con l’augurio di poter vedere in vetrina – magari in un prossimo futuro – tutte le attività produttive  di Fasano che vanno valorizzate perché la laboriosità dei Fasanesi possa riaffermarsi  nonostante i difficili momenti che continuiamo a vivere. »

Sono intervenuti anche il vicepresidente della provincia di Brindisi, Giuseppe Pace e il consigliere regionale e presidente della Commissione Bilancio della Regione Puglia, Fabiano Amati.

L’assessore alle Attività Produttive ha presentato e ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile questa edizione: l’associazione Giugno Fasanese, l’associazione culturale MentiArdenti, la banda Città di Fasano, l’A.N.F.I., Giovanni Laguardia, l’associazione Fatto in Bottega, l’Università del Tempo Libero “San Francesco d’Assisi” di Fasano, lo studio VGArchitetti che ha curato il progetto d’allestimento della fiera espositiva, l’Associazione Culturale Calliope, Tommaso Potenza, lo staff (Fabiola Gargiulo, Giovanna Di Tano, Maria Teresa Amato, Stefania Latorre e Valerio Bianco), l’Ufficio Stampa e Comunicazione, Francesca Radesco, l’associazione Pro Selva, il Lions Club, Gastronomia, tutti gli artisti e tutti gli artigiani.

Due illustri cittadini, Ciro Greco e Mosè Schiavone, hanno regalato un omaggio canoro a cui è seguita la benedizione da parte di don Carmelo.

A tagliare fattivamente il nastro è stato il mastro fabbro Donato Amati, che ha così dato il via alla 50ª edizione della Mostra.

Notevole la risposta dei visitatori per la prima serata, tutti rispettosi delle norme di distanziamento sociale atte a prevenire il diffondersi del contagio del virus COVID-19.

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