I monitoraggi che l’ARIF, l’agenzia regionale attività irrigue e forestali, sta conducendo per monitorare l’andamento dell’infezione da xylella fastidiosa, l’epidemia che colpisce gli ulivi e che ha devastato il Salento, sta confermando che il contagio non si ferma e che l’infezione si estende sempre più a nord, verso la provincia di Bari.
Le ultime risultanze del monitoragigo hanno dechetato che vi sono due olivi risultati infetti da Xylella fastidiosa in località Lamalunga in agro di Fasano,ad appena 350 metri dal confine con l’agro di Monopoli; sonocosì saliti a quattro i focolai a Fasano.
La Coldiretti Puglia, associazione rappresentativa degi lavoratori e imprenditori agricoli ha chiesto immediati interventi con l’estirpazione delle piante infette per evitare che l’infezione si propaghi e, superando l’attuale zona cuscinetto, continui ad avanza minacciando altri miglia di ulivi che nella zona sono spesso monumentali e ultrasecolari.
Nelle ultime settimane, dopo la ripresa delle attività post blocco Covid-19 i rilievi a campione avrebbero evidenziato che la Xylella ha colpito 8 piante nella zona cuscinetto: 5 a Locorotondo, due a Fasano e uno a Francavilla Fontana.
Dunque l’infezione da Xylella fastidiosa non ralenta anche se passata in sordina a causa della pandemia da Covid-19; l’estensione dell’infezione mette in allarme gli agricoltori che vedono minacciato l’immenso patrimonio olivicolo pugliese. C’è attesa per la divulgazione dei dati del monitaraggio in corso che potrebbe confermare il ritrovamento di altri ulivi infetti.