Sarà retorico o banale affermarlo ma che piaccia o no, questa stagione calcistica 2019/2020 rimarrà in secula seculorum ben impressa nelle menti e nei ricordi di tutti: calciatori, addetti ai lavori, tifosi, appassionati.

Dopo 94 giorni di lontananza e di distanziamento sociale (ultima partita contro la Fidelis Andria del 1° marzo) i calciatori biancazzurri insieme alla società, allo staff tecnico, medico e stampa si sono riuniti sul manto erboso del Vito Curlo, in un ventoso pomeriggio di inizio giugno, per i saluti di fine stagione. Infatti, in seguito alle disposizioni federali e nazionali, al fine di evitare il contagio da Covid-19 e in seguito all’impossibilità di attuare i protocolli igienici anti-Covid da parte di molte società, tutti i campionati dilettantistici sono stati ufficialmente sospesi.

Una stagione, quella del Fasano, che si può definire nel segno della Coppa: iniziata prematuramente il 4 agosto 2019 con la storica partecipazione alla coppa Italia Serie A giocata a Bolzano contro il Sudtirol (4-2 in favore degli altoatesini) e terminata, a causa dei noti fatti di cronaca riguardanti l’emergenza sanitaria internazionale, a due passi dalla storica finale di coppa Italia Serie D, raggiunta a suon di gol e di vittorie ed eliminando compagini del calibro di Taranto, Savoia e Foggia.

Essendo ancora in corso una pandemia e non essendo ancora ben chiaro il quadro riguardante la semifinale di ritorno tra Sanremese e Folgore Caratese, fare qualsiasi tipo di discorso o di previsione è assolutamente prematuro. L’edizione 2019/2020 della coppa Italia Serie D verrà cancellata? Ci sarà la possibilità di giocare una gara secca prima dell’inizio della stagione 2020/2021? Ai posteri la sentenza.

Dalla “doppia faccia” invece il percorso nel campionato di Serie D, che ha visto un Fasano praticamente inarrestabile nel girone d’andata, soprannominato prima “ammazza-grandi” per poi essere annoverato anch’esso tra i grandi del Girone H, e claudicante e falcidiato dagli infortuni nel girone di ritorno.

Un anno indimenticabile sotto tutti i punti di vista, anche per il gruppo che mister Giuseppe Laterza è riuscito a creare e a tenere ben saldo, forgiato a sua immagine e somiglianza e magistralmente bilanciato tra giovani promettenti e uomini d’esperienza.

A suggellare il pomeriggio biancazzurro, alcune foto ricordo di squadra e staff, rigorosamente con il rispetto del distanziamento sociale, perché per gli abbracci ci sarà tempo ma questo non è il momento.
Appuntamento dunque alla prossima stagione calcistica, “come prima, più di prima” direbbe Tony Dallara, perché il virus ci avrà pure forato il pallone ma non potrà mai e poi mai neanche scalfire leggermente la nostra innata voglia di Faso.

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