Con il getto dei plinti di fondazione sono ricociati dopo la sospensione Covid, i lavori sul cantiere del Palazzetto dello sport.


Dichiara il consigliere regionale Fabiano Amati: “Un’opera attesa da quarant’anni (almeno), cominciata con un blitz il 3 febbraio 2016, dopo una nottata trascorsa in Consiglio regionale per assicurare (mia proposta) un cofinanziamento di un milione di euro.
Qualche giorno prima aveva spifferato il possibile miracolo la copertina in chiave satirica del mensile Osservatorio.
Dopo l’idea condivisa con il commissario prefettizio dell’epoca, la collaborazione della società di pallamano e di Angelo Dicarolo, l’impegno economico dello Stato e di Nicola Latorre, la progettazione, la gara, la prima pietra, le demolizioni, gli scavi e la sospensione Covid, si è ricominciato per davvero.

Incrociamo come al solito le dita, ma mi pare che siamo sulla strada giusta.
Grazie all’amministrazione comunale e a Francesco Zaccaria, al Rup, ai progettisti, alla direzione lavori, all’impresa e – soprattutto – agli operai.
Io ovviamente starò con il fiato sul collo, ogni mattina sul cantiere, perché il Palazzetto è il “sogno” più antico di una città che deve continuare sempre la sua corsa
“.

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