La soddisfazione del parroco don Sandro Ramirez che annuncia la ripresa delle visite (con precauzioni) dal 18 maggio
Il priore di Fasano, don Sandro Ramirez, nonché responsabile della RSSA “Sancta Maria Regina Pacis” e della Casa di Riposo “don Angelo Sabatelli”, comunica che i tamponi effettuati nei giorni scorsi su tutti gli operatori in servizio presso le due strutture per anziani, sono risultati negativi al Covid-19. La ASL, quindi, non precederà per ora ad estendere i tamponi agli anziani: potrebbe farlo in seguito.
“Dopo due mesi di blocco totale dei contatti con l’esterno – dichiara don Sandro – grazie a Dio nessuno degli ospiti ha manifestato alcun sintomo legato all’infezione da coronavirus. È un risultato che rasserena tutti, ospiti, operatori e familiari, frutto anche dell’attenzione, della prudenza e delle norme di prevenzione adottate”. A questo proposito don Ramirez ha lamentato una eccessiva produzione di circolari e ordinanze (anche 7 in un solo giorno): a volte con disposizioni illogiche e inapplicabili, rimaste tali anche dopo averlo fatto notare in ogni modo alle autorità competenti”.
“Nonostante questo abbiamo cercato di proteggere i nostri ospiti in ogni modo, anche a costo di scelte difficili come quella di riorganizzare tutta la turnistica degli operatori costringendoli a turni massacranti e dotandoli di ogni dispositivo di protezione personale, e quella di sospendere le visite dei parenti fin dall’inizio di marzo. A questo proposito – continua ancora don Sandro – sono lieto di comunicare che dal prossimo 18 maggio i nostri anziani potranno incontrare nuovamente i loro cari: riprenderanno infatti le visite anche se queste si svolgeranno con le dovute cautele e precauzioni, e solo su prenotazione. Tra gli ospiti delle strutture e visitatori vi saranno delle barriere in vetro, ma almeno sarà possibile vedersi e parlarsi di persona, e non solo per videochiamata come fatto finora. Ringrazio tutto il personale, nessuno escluso, per i sacrifici ai quali si sono sottoposti in questi mesi consentendo così di affrontare efficacemente l’imprevista situazione“.
In quindici giorni le strutture hanno ricevuto due volte la visita dei Nas: “Essere controllati ci tranquillizza e ci incoraggia: in coscienza non abbiamo nulla da temere. Abbiamo fatto e continueremo a fare il possibile, e anche l’impossibile (con costi di gestione elevatissimi e per ora rimborsati da nessuno) per salvaguardare quello che per noi è il bene assoluto: la salute dei nostri anziani, dei nostri dipendenti e delle loro famiglie” ha concluso il priore di Fasano.