Sul palco una scrittura originale con parole e note dedicate all’indimenticato Domenico Modugno
È andato in scena per tre serate consecutive, al Teatro Sociale di Fasano, lo spettacolo Il sogno di Domenico, atto unico scritto e interpretato da Gerry Moio, con arrangiamenti e performance musicali di Demy Ditano e la regia di Mimmo Capozzi.
Dal 16 al 18 gennaio il pubblico ha assistito a un racconto semiserio di uomini col desiderio di volare. Quali uomini? Innanzitutto il grande Domenico Modugno, celebrato per una testardaggine tutta meridionale e un talento, quello di cantare prima ancora di recitare, che lo ha reso simbolo della canzone d’autore nazionale e di quel modo unico di fare del canto e della musica il riflesso della società del tempo. A lui lo spettacolo ha reso omaggio semplicemente esplorando ed esaltando un percorso umano, prima ancora che professionale, che fece del “cantattore” Modugno l’uomo col frack, elegante, avvenente, istrionico e determinato. Ma all’indimenticato artista che ebbe i natali a Polignano a Mare, gli altri “uomini col desiderio di volare” ci sono arrivati raccontando se stessi: il sogno della recitazione di Moio, la passione per la musica e l’impegno professionale in questo campo di Ditano, la cura alla regia di Capozzi, che come abile maestro e supervisore è riuscito ad armonizzare la narrazione e il tributo fatto di canzoni, confermando la bellezza del teatro musicale, in cui la Compagnia “Colpo di Maschera” crede fermamente ormai da anni.
Pensieri più intimi, battute e sketch, canzoni, inni alla libertà, al coraggio di osare, alla capacità di persistere – a volte anche sentendosi tagliati fuori dal contesto circostante –, fino ad arrivare a volare in quel cielo infinito dell’arte teatrale: così Il sogno di Domenico diventa il sogno di tutti, uno strumento di risate e riflessione che ci ricorda quanto il mondo sia meraviglioso.