Il tema è stato oggetto del 2° incontro del convegno promosso dal Centro di Aiuto alla Vita di Fasano.
Quando ha inizio la vita di una persona? Quale discrimine separa un mero tessuto cellulare da un uomo che ha il diritto di essere considerato tale?
Il tema è ormai da decenni al centro di guerre ideologiche, ma la risposta scientifica a questi quesiti è chiara e inequivocabile: la fecondazione
della cellula uovo da parte dello spermatozoo segna l’inizio di una nuova vita, quella di un embrione che diventerà feto e poi bambino e che è già connotata dall’identità umana.
L’argomento è stato al centro del secondo incontro del convegno di cinque giornate organizzato dal Centro di Aiuto alla Vita di Fasano presso il Laboratorio Urbano di Fasano e intitolato “Da embrione a feto: metamorfosi della vita umana da apparente grumo di sangue a bambino”.
Sabato 12 ottobre ai partecipanti è stata offerta la preziosa occasione di guardare immagini dal vero della vita umana che si forma nel grembo materno con il commento in diretta del Dott. Alessandro Mastrorilli, Dirigente Medico responsabile del Servizio di II livello di Ginecologia e
Ostetricia presso il poliambulatorio Altamura-Santeramo. Il contributo dello specialista ha permesso di osservare una realtà innegabile: a soli 18 giorni di vita già batte il cuore del nuovo essere umano e a 60 giorni di vita il piccolo è già completo di tutti gli organi che poi dovranno solo svilupparsi.
L’I.V.G. è concessa in Italia entro i 90 giorni di vita intrauterina. Il raffronto tra i dati numerici e gli stadi di crescita dell’uomo in formazione non possono lasciarci indifferenti di fronte alla necessità di tutelare questa vita fin dal suo inizio. Ma prima di arrivare a generare una nuova vita è fondamentale conoscere e rispettare sé stessi, compresi i ritmi biologici del corpo. In questo modo si potrà vivere una sessualità responsabile e aperta alla vita. La fertilità di coppia e il
confronto tra le metodiche contraccettive, intraccettive e contragestative e i metodi naturali di regolazione della fertilità sono stati i temi approfonditi dalla Dott.ssa Francesca Iuspa Chiriàco, specialista in Ginecologia e Ostetricia e coordinatrice per la Puglia degli insegnanti del metodo Billings.
La dottoressa ha spiegato come è nato e in che cosa consiste il metodo Billings, basato sull’osservazione del muco cervicale. L’informazione e la conoscenza corrette del funzionamento del proprio corpo possono infatti diventare un ottimo strumento per distanziare in modo naturale e responsabile le gravidanze. A moderare l’incontro è stata la Prof.ssa Palmina Cannone, presidente dell’Università del Tempo Libero di Fasano.
In occasione del prossimo incontro, intitolato “Sintomatologia dell’amore vero. Come riconoscerlo?”, sarà sviluppato il tema dell’educazione ad un’affettività rispettosa di sé e dell’altro e ad una relazione non violenta tra i due sessi. L’appuntamento è per il 2 novembre a partire dalle 16.30 al Laboratorio urbano di Fasano per discuterne insieme al Prof. Dott. Matteo Villanova, neuropsichiatra, sessuologo clinico e forense, criminologo; Direttore del master clinico, forense e criminologico in Educazione
affettiva e sessuale per l’infanzia, l’adolescenza e la genitorialità; Direttore dell’Osservatorio Laboratorio Tutela Rispetto Emozionale Età evolutiva (O.L.T.R.E.E.E.) Università Roma Tre; consulente cinematografico e teatrale. Per i bambini è prevista attività di animazione a cura dell’associazione “Salagadula” durante tutta la durata dell’incontro.