Migliaia di spettatori hanno seguito la manifestazione – Entusiasmo per il numero di partecipanti e per le esibizioni artistiche – La promozione del territorio attraverso la fotografia

Se l’obiettivo era quello di trasformare il centro antico di Fasano in un’appendice del carnevale veneziano, con gli angoli più suggestivi animati da spettacoli e figuranti in eleganti costumi, lo scopo del 4° Carnevale d’Epoca organizzato dall’associazione Fasano Fotografica è stato ampiamente raggiunto.

Domenica 3 marzo, lungo l’itinerario definito tra  piazza Ciaia, via del Balì, via Santa Teresa e piazza dei Portici, migliaia di persone hanno potuto passeggiare e assistere a sfilate, ammirare costumi sfarzosi ed eleganti, ascoltare pregevoli  musicisti, danzare e immaginare di essere nelle calli e nei campielli della città lagunare; insomma per un giorno Fasano si è trasformata nella Venezia del Sud.

L’impegno degli organizzatori “capitanati” da Mauro Martellotta con i “luogotenenti” Carmen Pistoia, Rosalba Fucci, Domenico Mileti e Domenico Colucci, che hanno profuso grandi energie per trasformare l’appuntamento carnevalesco in un vero e proprio evento, è stato premiato da un bagno di folla inatteso. In piazza Ciaia è stata allestita una passerella di 40 metri lungo la quale hanno sfilato circa un centinaio di maschere in costumi d’epoca, dal ‘500  all’800 con qualche incursione in epoca medioevale, con figuranti appositamente giunti a Fasano anche da fuori regione (Sicilia, Lombardia e Lazio) che si sono fatti ammirare per l’originalità e lo sfarzo degli abbigliamenti.

In piazza Ciaia, in Via S. Teresa e ai Portici si sono esibiti musicisti di assoluto valore: le violiniste  Chiara Conte, Antonella Rossani e il sassofonista Salvatore d’Ambrosio sulle cui note il pubblico ha ballato, si è divertito o si è sbalordito con le esibizioni piro-musicali. Una vetrina particolare è stata dedicata ai talenti locali con l’esibizione in piazza dell’artista fasanese Vita Furio, reduce dalla recente partecipazione a Sanremo Unlimited ed una particolare attenzione al sociale si è voluta sottolineare con la presenza e l’esibizione di dei più volte campioni italiani di danza sportiva paraolimpica Raffaella Chiatante e Giacomo Marzolla, della scuola di ballo “Living Dancing” di Monopoli diretta da Mina Campanelli.

Ad aprire la manifestazione, in rappresentanza dell’amministrazione comunale che ha patrocinato l’evento, le assessore Cinzia Caroli e Luana Amati, mentre la presentazione della serata è stata affidata a Gianfranco Mazzotta e Carmen Pistoia che hanno intrattenuto il pubblico e  “cucito” i vari momenti dell’articolata manifestazione. Arduo il compito della giuria composta da una stilista e tre giornalisti (Stefania Semeraro, Martino Grassi, Marisa Cassone, Mary Leggiero) che ha dovuto selezionare i vincitori.

Un premio speciale è andato all’abito in stile veneziano di Rosalba Fucci che ha dato un’interpretazione personalissima della primavera. Come miglior costume è stato premiato quello dedicato a Mariantonietta regina di Francia, realizzato e indossato dalla stilista siciliana Elisabetta Didio; al secondo posto i costumi della coppia Angelo Antelmi (brindisino) e Paolo Tarì (fasanese) rappresentanti la Duchessa Eleonora d’Aquitania e il figlio Riccardo Cuor di Leone  realizzati dallo stesso Antelmi; il terzo posto, e anche il premio “Maschera d’oro” è andato all’abito creato dalla fasanese Antonella Sava, ispirato a “La dama bianca”, ideato  in stile veneziano e realizzato utilizzando materiali da recupero, cartapesta e pizzi.

Questo carnevale diverrà l’occasione per promuovere il territorio in quanto alla manifestazione ha preso parte anche Digital Photo Puglia, associazione fotografica incaricata di realizzare un  contest fotografico che ha associato storia, architettura e costume attraverso suggestive immagini.

Gli organizzatori precisano che chiunque abbia la passione per il costume e gli abiti d’epoca potrà partecipare liberamente alla  prossima edizione della manifestazione che aspira a divenire punto di riferimento nazionale. L’obbiettivo futuro è quello di portare nelle piazze orchestre che accompagnino dal vivo le sfilate e le danze. Il Carnevale d’Epoca è stato apprezzato anche fuori dalle mura cittadine in quanto i figuranti hanno , tra l’altro, animato una speciale festa in costume al Castello Dentice di Frasso di san Vito dei Normanni, sfilato in apertura la carnevale di Pezzechella, presenziato a “Maschere a Corte” a Conversano. Tuttavia non sono mancate le condivisioni e i momenti di socialità ed allegria con le realtà locali come l’incontro con il gruppo “Mano nella mano” che si occupa di disabilità.

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