“Tarantafemmina – Morso d’amore”: è questo il titolo di un progetto didattico ideato dalla Associazione teatrale amatoriale in vernacolo e non “Gli amici di Giùàannèedd” di Montalbano di Fasano, presieduta da Mina Schiavone. La direzione artistica del progetto è di Deodata Cofano.
Il progetto prevede un corso base di danza popolare “pizzica pizzica” rivolto a ragazzi e adulti, che si ispira al tema della Taranta, tratto dal libro di Deodata Cofano “Tarantafemmina, il morso dell’anima” col quale la Associazione “Gli amici di Giùàannèedd” racconterà il mito più conosciuto della tradizione pugliese.
La taranta è una metafora che rappresenta la sofferenza soprattutto femminile, della vita contadina di una volta, con una crisi scatenata dal morso di un ragno. Il veleno del ragno si eliminava attraverso la musica e la danza della pizzica. La pizzica che conosciamo meglio è quella allegra che si ballava nelle feste, ed era una danza di corteggiamento.
Il corso – organizzato in collaborazione con la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Montalbano – è tenuto dal tamburellista e ballerino salentino Marco Greco e dalla ballerina Alessia, presso i locali della Società Operaia in via Puccini a Montalbano, ed è iniziato lo scorso 13 novembre e proseguirà nelle prossime settimane per un totale di 20 ore.
La Associazione “Gli Amici di Giùàannèedd” è fortemente impegnata nella valorizzazione del territorio, in particolare della agricoltura, degli usi, dei costumi, delle tradizioni di un tempo, della cultura agricola. La Associazione dal 2016 ha, inoltre, istituito anche una sezione teatrale riservata ai più piccoli – una ventina di bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 15 anni – proprio con l’obiettivo di tramandare il vernacolo ma anche le tradizioni, gli usi, i costumi della cultura contadina locale ai più piccoli, alle donne e agli uomini di domani, ed è stata premiata a livello nazionale con il Premio “Bandiera Verde Agricoltura 2017” promosso dalla C.I.A. – Agricoltori Italiani, il riconoscimento assegnato a chi, col proprio lavoro, si è distinto nella valorizzazione di eccellenze legate all’agricoltura, l’enogastronomia, l’innovazione e la sostenibilità del comparto primario.