Inseriti ancora quattro appuntamenti della rassegna musicale a Selva di Fasano
L’edizione 2018 del Festival Metropolitano Bari in Jazz è interamente dedicata alle figure femminili nella musica e nel jazz, nel canto, nella composizione e nell’arrangiamento, nell’uso dei vari strumenti e stili musicali.
La musica jazz itinerante è protagonista nelle piazze e nei siti più interessanti dei borghi dell’area metropolitana di Bari che comprende Fasano, facendo tappa alla Selva, presso la Villa Damaso Bianchi, il Minareto, struttura nella disponibilità del Comune.
Dopo i concerti del 8 luglio (Tank&the Bangas) e del 15 luglio (Knower), il cartellone di appuntamenti silvani si arricchisce di ulteriori 4 concerti il cui inizio è fissato alle ore 21,00:
3 agosto: Radiodervish
13 agosto: Faraualla
24 agosto: Redi Hasa e Maria Mazzotta
3 settembre: Labyrinth&friends
I Radiodervish sono un gruppo italiano di world music formatosi a Bari nel 1997 e composto da Michele Lobaccaro e Nabil Salameh (di origini palestinesi). Nel concerto silvano presenteranno il nuovo disco, “Il Sangre e il Sal” che è un modo di dire in lingua Sabir, l’antica lingua spontanea dei porti del mediterraneo, per indicare una condizione che è contemporaneamente l’appartenenza, il sangue che ci lega ad una famiglia, e lo sradicamento, il sale che il viaggio lascia addosso.
Echi di Kostantin Kavafis, Pier Paolo Pasolini, Mahmoud Darwish, Alekos Panagoulis, Charles Baudlaire, Pedrag Matvejevic, Omero, poeti che nei secoli hanno saputo interpretare questo spazio geografico e umano, si ritrovano in testi che suonano in diverse lingue e che culminano anche nel Sabir, la lingua dei porti estinta da quasi un secolo. Il mare, gli echi della guerra, i check point, il vento, le onde e i suoni della natura, fanno da sfondo a queste vicende umane cariche di antichi valori universali, un panorama che a tratti diventa paesaggio sonoro e che si intreccia con la musica.
Il Mediterraneo è uno scrigno che con le sue innumerevoli narrazioni può donarci dei piccoli gioielli preziosi esemplari per chi desidera ricevere nuove chiavi per interpretare e agire nei nostri giorni.
Un’ immersione nelle atmosfere reali con suoni d’ambiente che diventano musiche e testi i quali spesso traggono ispirazione da poeti che nei secoli hanno saputo interpretare questo spazio geografico e umano.
Faraualla è uno straordinario quartetto vocale tutto femminile che in venticinque anni di carriera ha incrociato il percorso con artisti internazionali, mescolando la musica al teatro, alla danza e al video. Come la voragine carsica della Murgia da cui prendono il nome, le Faraualla inghiottono melodie, ritmi, lingue, versi, proverbi e formule magiche per poi restituirle sotto forma di canzoni che non hanno mai nulla della riproposta folk. Assomigliano piuttosto a una raccolta di mappe per un tragitto fantastico: avanti e indietro per il Mediterraneo a cantar d’amore, dalla Corsica al Mar Nero, dalla Dalmazia giù per i Balcani, passando per Albania e Bulgaria, fino alla Magna Grecia delle baccanti. E poi, nel Medioevo, dalla Spagna di Alfonso X el Sabio alla Firenze di Francesco Landini, per sposare l’aristocrazia cavalleresca di Machaut con le parole arcaiche delle guaritrici del nostro meridione bracciantile, ormai dimenticato. Con le voci e le percussioni, le Faraualla allestiscono un immaginario sonoro che evoca il Brasile e l’Angola, i tropici dai Caraibi all’Indonesia, o gli affollati pellegrinaggi vesuviani.
Ascoltando Redi Hasa e Maria Mazzotta ci si trova subito catapultati nei densi e vivaci aromi dei Balcani. Si resta sbalorditi per la maestria vocale e strumentale; c’è unione perfetta e grande naturalezza nell’esecuzione di brani melodicamente e ritmicamente molto impegnativi. SI ascolteranno preziose sfumature armonich insieme a momenti di improvvisazione che trasmettono un senso di freschezza che si rinnova ad ogni istante. La voce di Maria Mazzotta si muove leggera e ricca di mille sfumature tra le lingue musicali delle due sponde mentre le note di Redi Hasa propongono mille soluzioni possibili alle melodie tradizionali.
“Il Festival Metropolitano Bari in Jazz – afferma il sindaco Francesco Zaccaria – propone, inoltre, il 22 agosto, il concerto di Fiorella Mannoia in piazza Ciaia. Con questi appuntamenti musicali, insieme a quelli che si stanno definendo per il “Costa dei Trulli Festival”, la rassegna che si svolgerà tra Fasano, Monopoli e Alberobello, abbiamo inserito Fasano in un circuito musicale di assoluto valore che porterà ricadute positive su tutto il territorio”.