Un vero e proprio commando militare eseguì l’assalto di un portavalori della Fitist il 30 settembre 2015 sull’A14 tra i caselli di Ancona sud e Loreto che frutto un bottino di 4,7 milioni di euro. Dopo due anni di indagini la Squadra Mobile di Ancona ha individuato gli otto presunti responsabili ora accusati di associazione per delinquere finalizzata alla rapina, tentato omicidio di cinque guardie giurate, ricettazione di auto e detenzione di armi da guerra.
Le indagini sono state completate dagli agenti guidati da Carlo Pinto e il pm Irene Bilotta ha disposto otto perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettante persone nella zona di Cerignola (Foggia), ritenute esecutrici materiali del colpo.
Gli indagati, secondo l’accusa, sarebbero responsabili anche della rapine commesse a Fasano l’8 febbraio (colpo da 4 milioni di euro) e a Forlì il 15 maggio dello stesso anno. Le tre rapine commesse fruttarono ai rapinatori circa 10 milioni di euro.
Ad avvalorare l’ipotesi investigativa anche risultanze balistiche: sono le stesse le armi usate nei tre assalti.