Non possiamo fare altro che prendere atto delle “belle parole” di cui siamo stati “onorati” da chi rappresentando l’attuale amministrazione comunale, partner del programma, ha probabilmente pensato che l’utilizzo di toni autoritari possa farlo diventare autorevole e che basti ripetere molte volte una menzogna affinché qualcuno possa credere che sia la verità. Inevitabilmente, queste dichiarazioni hanno scatenato le più disparate chiacchiere di paese che negli ultimi anni possono contare sull’effetto moltiplicatore dei social.
Pertanto, in vista dell’incontro pubblico che si terrà mercoledì 27 settembre dalle ore 19,00 presso il Laboratorio Urbano di Fasano, riteniamo improrogabile chiarire cosa sia il programma L’Halveare e il ruolo che in esso rivestono i partner e i termini del rapporto con le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi tre anni nella nostra città.
Vogliamo chiarire definitivamente che L’Halveare non è un’associazione o un qualsiasi altro soggetto con personalità giuridica, ma è un programma di cittadinanza attiva e di rete in cui vi è una realtà capofila con compiti di coordinamento, indirizzo, responsabilità e rendicontazione (AITA Onlus Regione Puglia) e dei partner che per aderire hanno sottoscritto una lettera di impegno e un protocollo d’intesa, denominato dal bando Puglia Capitale Sociale: Patto di Sussidiarietà.
Per la valenza progettuale, tra cui spicca la capacità di aggregazione di oltre 40 soggetti di varia natura (istituzioni, associazioni, imprese profit e no-profit) e per le positive dinamiche di cittadinanza attiva che ne potevano scaturire, L’Halveare, nel novembre del 2014, si è aggiudicato il bando regionale Puglia Capitale Sociale, per poi essere anche inserito tra i progetti speciali del Piano Territoriale Sociale di Zona dell’ambito BR2 (Cisternino, Fasano e Ostuni).
Il ruolo rivestito dalle amministrazioni comunali di Cisternino e Fasano, partner del programma sin dalle fase embrionale, è andato ben oltre quanto condiviso e previsto in fase di progettazione e di sottoscrizione del Patto di Sussidiarietà, tant’è che le due aree gioco inclusive che il programma si proponeva di realizzare in luoghi da individuare nel percorso di progettazione partecipata con la cittadinanza, sono stati individuati e proposti dalle rispettive amministrazioni che a fronte della disponibilità del programma ad accogliere queste loro priorità, si dichiararono pronte ad incrementare notevolmente il contributo da loro, inizialmente previsto.
Nonostante la nostra rete abbia sempre seguito le stesse linee guida nel rapportarsi con entrambe le amministrazioni, i risultati sono stati completamente diversi.
A Casalini di Cisternino, nonostante le problematiche derivanti dall’avvicendamento amministrativo, è stata interamente rigenerata piazza Aia Vecchia, proposta dalla locale Amministrazione, su cui è stata realizzata l’area giochi inclusiva proposta da L’Halveare. La nuova amministrazione oltre a portare a termine quanto ereditato dalla precedente, ha implementato con nuove risorse economiche l’iniziativa, consegnando alla cittadinanza la nuova piazza con l’inaugurazione tenutasi il mese scorso.
Nella nostra città, nonostante la rete abbia tenuto lo stesso comportamento avuto nei confronti degli amministratori di Cisternino e tanti cittadini abbiano collaborato fattivamente con le loro idee e i loro mezzi anche economici, sembra che la realizzazione di questa opera si sia complicata sempre di più ogni qualvolta abbiamo creduto di essere vicini ad avviarla: scioglimento del consiglio comunale, commissariamento, nuova amministrazione comunale con relativo valzer di nomine dirigenziali e ripensamenti. Basta ricordare cosa è accaduto lo scorso giugno, quando a pochi giorni dalla data di inizio lavori, prevista per il 12 giugno dal tecnico comunale che l’amministrazione aveva nominato come direttore dei lavori, l’ufficio ci comunicava per vie brevi la sospensione del procedimento, per poi ricevere il 4 settembre scorso, una richiesta di documentazione integrativa dal Settore Patrimonio, dove tra le altre cose ci viene richiesto un nuovo progetto dell’opera, genericamente definito esecutivo, da sottoporre nuovamente all’approvazione dell’ufficio competente e in caso di approvazione, di nominare un nuovo direttore dei lavori.
In vista dell’incontro di mercoledì 27 settembre presso il Laboratorio Urbano di Fasano e nel rispetto dei tanti cittadini che hanno partecipato attivamente a tutte le iniziative finora realizzate, sulla pagina facebook del programma (L’Halveare Puglia Capitale Sociale) abbiamo voluto condividere con la cittadinanza, i trenta punti salienti di questo tormentato percorso, partito nel migliore dei modi a luglio del 2013 e che per il bene della comunità, speriamo si concluda altrettanto bene.