Emessi i bandi di partecipazione che scadono, rispettivamente, il 18 settembre (mensa) il 1° settembre (trasporto), il 7 settembre (fitti).
L’Amministrazione comunale di Fasano ha fatto emettere i bandi di partecipazione per la mensa scolastica e per il trasporto scolastico relativi all’anno 2017-2018, oltre che quello per l’assegnazione del contributo fitti per le abitazioni principali relativo all’anno 2015.
Per la mensa, i genitori che volessero avvalersi del servizio per i propri figli dovranno presentare la domanda entro il 18 settembre, compilando il modulo scaricabile dal sito www.comune.fasano.br.it o ritirabile all’Urp (Ufficio relazioni col pubblico, al primo piano del Palazzo municipale) o all’Ufficio Scuola (in via del Balì). Anche quest’anno l’Amministrazione comunale ha previsto delle agevolazioni per le famiglie sui ticket, in base alle fasce di reddito Isee: pertanto, chi ha un reddito Isee fino a 2mila euro è esente dal pagamento del ticket, mentre le famiglie che hanno un reddito Isee dai 2000,01 ai 6mila euro devono compartecipare alla spesa per il servizio per un euro a pasto per il primo figlio, 80 centesimi per il secondo, e 70 centesimi per l’eventuale terzo figlio. Chi, invece, ha un reddito Isee da 6000,01 a 12mila euro deve compartecipare alla spesa per il servizio con 2 euro a pasto per il primo figlio, 1,60 euro per il secondo e 1,40 per l’eventuale terzo figlio. Chi ha un reddito Isee dai 12000,01 ai 24mila euro deve compartecipare alla spesa per il servizio con 3 euro a pasto per il primo figlio, 2,40 per il secondo e 2,10 euro per l’eventuale terzo figlio. Chi, infine, ha un reddito Isee annuo da 24000,01 euro in su dovrà compartecipare alla spesa per il servizio con 4,50 euro a pasto per il primo figlio, 3,60 per il secondo e 3,15 euro per l’eventuale terzo figlio. Il servizio-mensa partirà il 2 ottobre prossimo.
Relativamente al trasporto scolastico, le famiglie che vorranno iscrivere al servizio i propri figli dovranno presentare la domanda entro il prossimo 1° settembre, compilando il modulo scaricabile dal sito www.comune.fasano.br.it o ritirabile all’Urp (Ufficio relazioni col pubblico al primo piano del Palazzo municipale) a all’Ufficio Scuola in via del Balì. Anche per questo tipo di servizio, l’Amministrazione comunale ha previsto delle agevolazioni tariffarie in base alle fasce di reddito annuo Isee. Così chi ha un Isee (aggiornato al 2017, come quello per usufruire della refezione scolastica) fino ai 2mila euro sarà esentato dal pagamento del ticket. Chi invece ha un reddito Isee dai 2000,01 ai 6mila euro dovrà compartecipare alla spesa del trasporto con 10 euro per il primo figlio, 8 euro per il secondo e 7 euro per l’eventuale terzo figlio; chi ha un reddito Isee dai 6000,01 ai 12mila euro dovrà compartecipare alla spesa con 20 euro per il primo figlio, 16 euro per il secondo e 14 euro per l’eventuale terzo figlio; chi ha un reddito Isee dai 12000,01 ai 24mila euro dovrà compartecipare alla spesa con 35 euro per il primo figlio, 28 per il secondo e 24,50 per l’eventuale terzo figlio; chi invece ha un reddito Isee dai 24000,01 in su deve compartecipare alla spesa per il servizio con 40 euro per il primo figlio, 32 euro per il secondo figlio e 28 euro per l’eventuale terzo figlio. Il servizio trasporto scolastico partirà con l’avvio delle lezioni e, dunque, dal 13 settembre.
Relativamente al bando sull’assegnazione dei contributi per i fitti delle abitazioni principali riferibili al 2015, le domande degli interessati dovranno essere presentate entro il 7 settembre, compilando il modulo scaricabile dal sito www.comune.fasano.br.it o ritirabile dall’ufficio Servizi sociali al primo piano del Palazzo municipale o dalle sedi dei Patronati e dei Sindacati.
Possono usufruire dei contributi i residenti a Fasano che percepiscono un reddito complessivo (riferibile al 2015) del nucleo familiare fino ad un massimo di 13.049,14 euro (pari a due pensioni minime Inps) oppure con un reddito complessivo familiare (relativo sempre all’anno 2015) non superiore ai 15.250 euro (in base alla Legge regionale n. 10 dell’aprile 2014) e che non abbiano richiesto in sede di Dichiarazione dei redditi 2016 la detrazione dei redditi d’imposta prevista per gli inquilini di immobili adibiti ad abitazione principale. Naturalmente, occorre avere un contratto di locazione del 2015 regolarmente registrato. I richiedenti devono risiedere in un’abitazione non superiore ai 95 mq. fatta eccezione per gli alloggi occupati dai nuclei familiari numerosi (6 persone ed oltre), oppure presenza nel nucleo familiare di ultrasettantacinquenne e/o disabile (con disabilità superiore al 74%) oppure richiedente con almeno tre figli minorenni e/o maggiorenni fiscalmente a carico che non dispongono di un reddito proprio superiore a 2.840,51 euro oppure nucleo familiare monogenitoriale, la cui superficie utile non deve superare 119 mq di superficie e in case che non rientrano nelle categorie catastali A1-A8-A9 (ossia appartamenti di tipo signorile e in zone di pregio, ville con parco o giardino in zone di pregio, castelli o palazzi con pregi artistici).
I richiedenti non devono essere legati da vincoli di parentela entro il secondo grado con chi gli ha affittato la casa od essere proprietari o usufruttuari di abitazioni su tutto il territorio italiano. Se le abitazioni dovessero trovarsi in zone di pregio, i richiedenti (rientranti nei redditi percepiti già citati) devono abitare in case che si trovano in cattive condizioni. I redditi del nucleo familiare devono essere percepiti da lavoro dipendente o da pensione e non da reddito autonomo, altrimenti le domande non saranno ammesse; a meno che il nucleo non presenti al proprio interno tre figli minorenni o maggiorenni a carico, o che presenti al proprio interno un ultrasettantacinquenne o un disabile con percentuale d’invalidità pari al 74 per cento, o, ancora, che abbiano percepito nell’anno 2016 un reddito complessivo del nucleo familiare non superiore ai 6.517,94 euro.