Domenico Scola è il 60. vincitore della Coppa Selva di Fasano e festeggia abbassando il record del tracciato.
Domenico Scola vince nel nome del nonno, Don Mimì.
La serenità fa parte del personaggio e Domenico Scola (Osella FA30), ventiseienne discendente di una famiglia da corsa dalle lunghe tradizioni, ha confermato questa sua qualità anche al termine di una gara combattuta come quella di oggi, alla edizione numero 60 della Coppa Selva di Fasano. La cronoscalata organizzata dalla Egnathia Corse, che quest’anno celebra anche il 70. anniversario dalla prima edizione del 15 settembre 1946, si conclude con lo strepitoso successo del giovane pilota calabrese. Scola, al termine di un duello particolarmente acceso con il sassarese Omar Magliona (Norma M20FC), suo principale avversario, ha mostrato una flemma che a molti ha fatto ricordare quella tipica del suo omonimo nonno, re delle cronoscalate nazionali negli anni Sessanta e Settanta e scomparso poco più di un anno fa. La distanza di 52 anni tra i successi dei due Scola a Fasano (il primo, conquistato da “Don Mimì” Scola, risale al 1965) dà l’ennesimo carattere celebrativo alla gara fasanese: una edizione particolarmente riuscita e, ancora una volta, arricchita dal risalto delle tante iniziative collaterali create dalla Egnathia Corse e dalla sua Presidente, Laura De Mola.
Un duello da ricordare.
Il confronto a Fasano tra due star come Domenico Scola e Omar Magliona parte dall’edizione 2016, quando il calabrese fu costretto al ritiro a causa di un urto lungo il percorso e Magliona centrò la vittoria. “Avevo idealmente fatto una promessa a mio nonno”, ha confidato Scola appena sceso dall’abitacolo. “Volevo vincere per riportare il nostro nome di famiglia nell’albo d’oro di questa stupenda gara. Ci sono riuscito oggi, 52 anni dopo la sua vittoria al volante di una Fiat Abarth 2000, ma soprattutto alla prima occasione, dopo lo sfortunato esito del 2016. Volevo farmi perdonare della delusione dell’anno scorso, quindi stavolta ho anche abbassato il record assoluto del tracciato.” Una dichiarazione simpatica, ma che la dice lunga sul livello di competitività sfoggiato a Fasano, in tutte le categorie in gara: il tempo di 2’04”16 segnato da Scola in Gara 1, abbassa di ben 1”51 il precedente crono del toscano Simone Faggioli, che resisteva dal 2012. A Magliona resta con onore il secondo posto, mentre al napoletano Piero Nappi (Osella FA30) va la terza posizione. Primo dei pugliesi si è classificato il fasanese Ivan Pezzolla (Osella PA21), sesto assoluto. Con la vittoria odierna, Scola consolida anche la leadership nel Campionato Italiano Velocità Montagna, per il quale quella di Fasano è stata la 7. delle 12 tappe del calendario.
Sfide in ogni categoria.
Tra i Prototipi Gruppo CN il successo è andato a Achille Lombardi (Osella PA21 Evo), mentre la possente BMW Z4 GT di Marco Iacoangeli ha portato il romano al sucesso in Gr. E2SH, con il foggiano Lucio Peruggini che a sua volta ha vinto nel Gruppo GT con la sua Ferrari 458. Gli altri vincitori sono stati Salvatore D’Amico (Clio RS) in Gr. A, Antonino Migliuolo (Mitsubishi Evo) in Gr. N, Antonio Scappa (Mini Cooper) in Gr. RS, Gianmaria Latorre (Mazda RX8) in Gr. RS GT, Antonio Cardone (Audi SR4) in E1 Italia, Nicola Cola (Sierra Cosworth) in Produzione-E, Massimo Sannolla (R5 GTT) in Produzione-S e Francesco Savoia (Mini Cooper S) in RS Plus. Tra le Bicilindriche, Oronzo Montanaro ha prevalso nel Challenge Assominicar e Giovanni Magdalone (entrambi su Fiat 500) nella 700 Gr. 2.
Raffaello Balzo si conferma nel Trofeo Vip.
Tra i 240 piloti in gara, una larga fetta di pubblico tifava per loro: i Vip che hanno animato il Trofeo loro dedicato, tra i quali è emerso l’attore Raffaello Balzo (Volkswagen Lupo Cup), favorito della vigilia dopo la bella prestazione di ieri in prova. Secondo si è classificato Fabiano Amati, Consigliere alla Regione Puglia, davanti al pallavolista Gigi Mastrangelo. Nel team dei Vip, più ricercata è stata l’attrice californiana Katherine Kelly Lang, la Brooke Logan di Beautiful.