A Brindisi in piazza Santa Teresa a Brindisi, in occasione della Festa della Repubblica, la Prefettura ha organizzato la celebrazione per il 71° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana, nella quale sono state consegnate anche le “Medaglie d’Onore” concesse dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Tra i beneficiari, alla memoria, c’è il fasanese Giacomo Rosati (morto a Fasano il 7 maggio 2013 a 91 anni). Alla manifestazione, oltre al figlio Diomede cui è stata consegnata la Medaglia alla memoria del padre, è stato presente Peppino Donnaloia, presidente della sezione fasanese dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e l’assessora Luana Amati in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Fasano.
Il sig. Giacomo visse in città fino alla chiamata alle armi. Conseguì la licenza elementare dopo la quale fu avviato dai genitori al lavoro nei campi per collaborare al sostentamento della famiglia contadina, attività che mantenne fino all’arruolamento nel Regio Esercito, come fante, nel febbraio del 1941. Dopo il collocamento in congedo, fu richiamato alle armi, come fante scelto, nel gennaio 1942 e fu subito promosso caporale e assegnato al 9° Reggimento Fanteria. Il 7 luglio 1942 partì da Monopoli con destinazione Isola di Rodi (Egeo) dove giunse il 22 successivo assegnato al 47° Reggimento Fanteria. Il 15 settembre 1943, ad appena otto giorni dalla firma dell’Armistizio, fu catturato dai Tedeschi e internato in un campo di concentramento in Germania. Durante la sua permanenza lì fu sottoposto a duro lavoro giornaliero in cambio dello stretto necessario per il sostentamento. Nel corso dei duri lavori a cui gli internati erano sottoposti conobbe una ragazza rumena di nome Rita Lunova che faceva da interprete e che, impietositasi dello stato di salute di Rosati, cercò di alleviare le sue sofferenze privandosi del suo e rischiando lei stessa la vita. Ma i due si innamorarono e il sig. Giacomo, liberato dagli Alleati, e prima di essere rimpatriato, visse in Germania con la compagna rumena. Rientrato in Italia l’11 ottobre 1945, subito dopo raggiunto dalla sua Rita, divenne padre il 9 febbraio 1946 quando la sua compagna diede alla luce il primogenito Oronzo. Convolati a nozze, generarono negli anni a seguire altri 6 figli: Giovanni, Rosa, Giuseppe, Anna, Diomede e Letizia. Fu insignito della Croce al merito di Guerra in 1^ e 2^ concessione e qui a Fasano svolse attività lavorativa in un’azienda commerciale di legnami.
Nella cerimonia brindisina, alla presenza del nuovo prefetto Valerio Valenti, premiato anche Franco Lorusso, che ha ricevuto la medaglia di Cavaliere al merito della Repubblica italiana e Luisa Musa, figlia di Clemente, che ha ricevuto la Medaglia d’onore alla memoria per essere stato deportato anche lui in Germania come Rosati.