Premiati oggi i bambini e le bambine vincitori della targa d’argento del presidente della Repubblica Mattarella per il giornalino scolastico “comufasan.
Si è tenuta nel tardo pomeriggio odierno, nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale, la premiazione dei bambini e delle bambine vincitori della targa d’argento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il giornalino scolastico “I cinque petali” della scuola primaria “Collodi” di Fasano, redatto nell’anno scolastico 2015-2016. La scuola fasanese è rientrata, con la sua testata, tra le cento scuole vincitrici sulle 2.221 partecipanti al concorso nazionale dell’Associazione Nazionale Giornalismo Scolastico.
La cerimonia di premiazione, voluta dall’Amministrazione comunale «per omaggiare e portare ad esempio degli altri bambini, i piccoli alunni vincitori dell’importante riconoscimento attribuito per l’impegno e la serietà dimostrati nella redazione del giornalino», ha sottolineato l’assessora alla Pubblica istruzione Cinzia Caroli, ha visto anche un momento di riflessione sull’attività del giornalismo locale con i giornalisti di “Canale 7”, “Osservatorio” ed “OsservatorioOggi” Alfonso Spagnulo e Angelica Sicilia. Spagnulo ha spronato i bambini «a studiare e ad approfondire perché oggi per fare questo mestiere occorre sapere sempre di più, alla luce anche della tecnologia digitale che consente, attraverso i social, di essere tutti quanti, sostanzialmente, giornalisti», mentre Angelica Sicilia ha raccontato della sua esperienza «proprio con i bambini di “Cinque petali” nella redazione di “Osservatorio”», riscontrando in loro «spirito critico, curiosità e intraprendenza». Alle domande dei bambini presenti in Sala circa le pressioni esterne sui giornalisti, Spagnulo ha risposto che «esistono, anche perché viviamo in una piccola realtà nella quale ci si conosce praticamente tutti ed è quindi difficile districarsi nel compito del giornalista che è quello di raccontare la verità», aggiungendo, peraltro, che «la velocità nel dare le notizie è un altro elemento contemporaneo del fare giornalismo». È toccato alla docente referente del giornalino Antonella Sirsi, ringraziare le colleghe che, con lei, seguono il giornalino, Maria e Annalisa Palmisano, Teresa Miraglia e Comasia Colucci, mentre il dirigente scolastico Gennaro Boggia si è detto «onorato, privilegiato per avere bambini e docenti che sono l’orgoglio non solo nostro ma dell’intera città, il cui progetto del giornalino sprona i piccoli al senso critico ed alla libertà d’espressione, di pensiero; per questa ragione – ha aggiunto – io non vergo mai un editoriale nella testata, proprio per lasciare liberi bambini ed insegnanti nella redazione del giornale che racconta le attività principali svolte durante l’anno scolastico». Boggia ha, infine, ricordato Antonio Gramsci che disse «studiate, studiate, studiate, perché abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza». Un breve intervento, poi, sulle mansioni che sviluppa un comunicatore di una Pubblica Amministrazione, è stato svolto dall’Ufficio stampa del Comune di Fasano.
I bambini e le bambine, piccoli redattori, hanno ricevuto, quindi, la pergamena del premio del presidente Mattarella ed il cadeau dell’Amministrazione comunale (una classica agenda con matita). Gli omaggi sono stati pensati per i piccoli redattori Federico Micoli, Giorgia Gianluisi, Luca Pinto, Mattia Pinto, Mattia Marzolla, Andrea Sarcinella, Elena Maggi, Giovanni Convertino, Jacopo Cervellera, Iolanda Rosati (che, a nome dei suoi “colleghi”, ha voluto ringraziare la scuola e l’Amministrazione comunale), Antonio Furleo Semeraro, Giuseppe Navach, Gabriele Sassanelli, Chiara Brunetti, Giorgia Bolognese, Zoe Ratta, Laura Sibilio, Alessandra Vinci, Martina De Carolis, Gaetano Mizzi, Mariasilvia Trisciuzzi, Katrin Fanizzi, Carolangela Comes, Roberta Roseto. I piccoli giornalisti hanno ricevuto i premi dalle mani dell’assessora Luana Amati, dei consiglieri comunali Giuseppe Galeota, Antonella Schena, Domenica Marzulli, dalla sindaca baby Rosanna Fanizza e dagli assessori junior Giuseppe Palmisano e Alice L’Abbate.