Sabato 6 maggio, alle ore 18.00, nella Sala Convegni dell’Università del Tempo Libero “San Francesco d’Assisi” ai Portici delle Teresiane, nell’ambito del Progetto “Scripta manent”, sarà presentato il libro “La flora dimenticata – usi e tradizioni attorno alle erbe spontanee”, edito da Faso Editrice e scritto dal prof. Carlo Palmisano.
Per l’occasione interverranno: Palmina Cannone, presidente dell’Utl, il perito agrario Paolo Leoci, il prof. Franco Chialà, in rappresentanza dell’associazione “Presepe Vivente”, l’autore e l’editore. L’appuntamento sarà animato dal gruppo folk “Egnathium”.
Attingendo ai ricordi e ascoltando gli anziani, Carlo Palmisano disquisisce con approccio scientifico gli usi e i racconti popolari di alcune piante. Nel percorrere i sentieri delle lame e delle colline del territorio si sviluppano osservazioni e interrogativi sui compiti che un tempo le piante assolvevano nella vita delle persone. Così il volume unisce ricordi, racconti e approccio scientifico per offrire al lettore una completa raccolta sulle piante del territorio fasanese. La rigorosa trattazione si compone di descrizioni e classificazioni, aneddoti e utilizzi della pianta stessa. “La flora dimenticata – usi e tradizioni attorno alle erbe spontanee” rappresenta un “Quaderno del Museo Laboratorio di Arte Contadina di Pezze di Greco”. «L’idea di raccontare qualche frammento di storia tramite le piante è nata nella Lama del Trappeto, in quel luogo dove il Presepe Vivente di Pezze di Greco fa memoria ogni anno – commenta Franco Chialà –. L’autore, come tanti altri in modo volontario, è orgoglioso di raccontare ai visitatori la vita dei padri e il fascino del villaggio rupestre, che come un tempo rivive».
Carlo Palmisano, laureato in Scienze Agrarie all’Università di Bari, ha esercitato la libera professione come Consulente di campo e fitopatologo, nella promozione delle buone pratiche agricole e impegnandosi nella divulgazione di tematiche sia professionali che naturalistiche. È stato guida botanica nel parco rupestre di Lama d’Antico e di Lama del Trappeto, dove si svolge il Presepe Vivente, esercitando la sua passione di ricerca delle implicazioni con la cultura popolare locale. Da tre anni è docente presso l’Università del Tempo Libero. I suoi corsi sulla flora mediterranea e sul giardinaggio e potatura sono seguitissimi.
L’evento è aperto a tutta la cittadinanza.