L’UTL incontra la poetessa Gisa Messina e l’architetto Domenico Narducci
Sabato 1° aprile, ore 18,00, nella sala convegni dell’Università del Tempo Libero “San Francesco d’Assisi” di Fasano, Portici delle Teresiane, nell’ambito del progetto “Scripta manent”, l’UTL incontra la poetessa siciliana Gisa Messina, e l’architetto conterraneo Domenico Narducci, che illustreranno il loro volume: “Le onde della vita”, Pioda edizioni, 2015 (pagg. 61).
Interverranno: Palmina Cannone, presidente dell’UTL; Angelica Sicilia, giornalista e Graziana Galiulo, violinista.
Entrambi gli autori vivono e operano a Colleferro (Roma).
Gisa Messina, nata a Catania, è laureata in Lettere Moderne. Docente, di interessi eclettici, impegnata nel sociale, è da sempre innamorata della poesia. Vincitrice del X concorso letterario Nazionale “Vincenzo Paternò – Tedeschi” memorial “Vittorio Consoli” con l’articolo giornalistico “ Giovani in crisi”. Scrive di letteratura e giornalismo.
Domenico Narducci, nato a Fasano, laureato in architettura a Roma, utilizza varie tecniche espressive pittoriche e plastiche. Coordina vari laboratori espressivi con ragazzi e adulti. Ha partecipato alle tre edizioni della Mostra “I presepi del chiostro” organizzate dall’UTL fasanese
con tre presepi artistici.
Insegna anche presso l’UNITRE di Colleferro con la quale l’UTL di Fasano, grazie a lui, ha stilato il Progetto “Incontriamoci…Puglia …Lazio” e che il prossimo 29 aprile verrà a Fasano per il gemellaggio con il sodalizio fasanese.
La silloge “Le onde della vita” di Gisa Messina e Domenico Narducci è l’incontro tra il linguaggio poetico e quello pittorico. Quasi due viandanti che, passo dopo passo, declinano il significato delle cose e dell’esistenza umana su due rette parallele che, sovvertendo i paradigmi geometrici, s’incontrano.
Gisa Messina sente fluire dalla profondità del suo cuore la potenza rivelatrice della poesia; Domenico Narducci percorre la strada dell’arte, dando voce e immagine, con un equilibrato uso dei colori, alle proprie emozioni. Le anime dei due autori si intersecano e si mescolano in indugi, abbozzi, abbandoni. Per incanto le parole della poesia diventano segni, volti, fiori, ombre, muretti a secco, fotogrammi di città, stelle, scogli, paesaggi sfumati, onde marine turchesi, azzurre, smeraldine, in un caleidoscopio di ricordi, rimpianti, speranze. Senza un ordine prestabilito, ma volutamente in libertà. Il volume è un atto d’amore degli autori alla vita passata e futura con l’occhio vigile al presente. La poesia e l’arte abbracciano, comprendono, trasformano la realtà e l’avviano verso nuove mete.
II versi messiniani cavalcano le onde della sfera intima, conoscitiva, sociale, religiosa, dilatando i confini dell’infinito. E i vari sentimenti creano armonia tra i flutti della vita con l’epicentro in fondo al cuore, ove regna sovrano l’Amore.
“ Amore, riamati, ecco cosa è la vita.
Vale la pena vivere anche tormenti e pene efferate.
Oggi spero e amo come non lo facevo da tempo”.
Nei momenti insopportabili del quotidiano, quando il livore del presente sembra ingabbiare l’Autrice fino a toglierle il respiro, riaffiorano ricordi, soffi di amori svaniti troppo presto, ma indelebili. Allora e soltanto allora la Musa amica della poesia la conforta e il grido dell’anima si stempera nelle cromie di novelle esperienze.
L’evento è aperto a tutti.