Venerdì 24 marzo dalle ore 19:30 presso la sua sede in via Santa Margherita di Fasano – per dare spazio, luci, colori e suoni al nuovo disco di Camillo Pace: “Credo nei racconti” per l’etichetta Digressione Music.
Camillo Pace è un musicista pugliese dalla genia veneziana. Contrabbassista diplomato in conservatorio, della musica ha fatto una ragione di vita e attraverso di essa porta avanti anche un discorso di impegno solidale con le fasce deboli dell’umanità. Non a caso vanta un’esperienza di volontariato in Africa della quale in questo lavoro ha riportato alcune atmosfere ormai radicate nella sua memoria emotiva.
Ascoltando un nuovo disco il gioco dei rimandi musicali è sempre stimolante, soprattutto quando si tratta di un autore giovane. In “Credo nei racconti” è evidente un’autentica ispirazione che aggancia tracce mnemoniche, stratificate nella sensibilità artistica e musicale dell’autore, per proporle in un’azione musicale e testuale contemporanea. Così si va dagli inserti ambientali dei suoni delle feste di paese al Sud (in “Tutto accade la domenica mattina” e nel bellissimo strumentale “Don Chisciotte torna a casa”), che ricordano l’introduzione di “Black Market” dei Weather Report, all’uso di moog e synth, sebbene computerizzati, tra il progressive e il jazz, quest’ultimo il grande amore di Pace.
Ed è proprio il jazz odierno, nel senso di passione per l’improvvisazione espressiva, scevra da ogni virtuosismo fine a se stesso, che percorre quasi per intero l’opera alla quale hanno direttamente contribuito musicisti del calibro di Giuseppe Giancola alle chitarre, Alessio Santoro alle percussioni e Rossana De Pace alla voce e chitarra. Ma, oltre a loro ci sono state partecipazioni di rilievo tra cui quella di Aldo Di Paolo (piano e moog), Sebastiano Lillo (chitarre), Mauro Semeraro (mandolino), Guido Vincenti (percussioni), Antonia Chillà (violoncello), Alberto Dati (programming) e tanti altri ancora.
Discorso a parte merita il brano “Si addormenta e vola” di Camillo Pace ed ispirato alla vicenda esistenziale del suo grande amico, un fratello, Vincenzo Deluci. Una struggente canzone nella quale la tromba di Deluci, in modo lancinante e doloroso, entra nelle pieghe del testo e delle note. Un componimento che qualche anno addietro fu presentato alle selezioni preliminari per il Festival di Sanremo e che, forse perché troppo bello, per un soffio non giunse alla competizione vera e propria.
Venerdì sera con Camillo Pace dialogherà Marco Greco, giornalista della storica radio brindisina “Ciccio Riccio”. Così come non mancherà l’esecuzione dal vivo di alcuni brani di “Credo nei racconti”.