Si è svolta ieri mattina, lunedì 13 marzo, al Teatro Verdi di Brindisi, la premiazione del 1° Premio “Palmina Martinelli”, dedicato alla giovane fasanese che nel novembre del 1981 fu arsa viva perché rifiutò di prostituirsi.
L’iniziativa, messa a punto dalla Polizia di Stato e dalla Questura di Brindisi, ha visto visto come presentatori, la ballerina di Martina Franca, Rossella Brescia e Attilio Romita, caporedattore del tg regionale della Puglia.
Tra i presenti il capo della polizia di Stato, Franco Gabrielli, che si è complimentato per l’iniziativa con il questore di Brindisi, dott. Maurizio Masciopinto; successivamente ha sottolineato come queste iniziative siano lodevoli, ma non va dimenticato che i processi vadano fatti in Tribunale e non su palcoscenici, tv e giornali.
La mattinata si è aperta con un video, realizzato dai ragazzi del Liceo “Majorana” di Brindisi per la Polizia di Stato, sulla storia di Palmina Martinelli e che vedeva come slogan “Perché la Violenza è sempre una scelta!”. A seguire il palco è stato travolto dalle note di “La Vie en Rose” e “De rien”, eseguite dagli studenti del Liceo Musicale “Marzolla Leo Simone Durano” di Brindisi, accompagnato dalle danze dei ragazzi del Liceo Coreutico “Epifanio Ferdinando” di Mesagne.
Durante lo svolgimento dell’evento non sono mancati i saluti di volti noti dello spettacolo, come la Iena, Nadia Toffa, che ha affermato 《É bello vedere come il ricordo di Palmina sia indelebile, ma é anche tanto difficile dare una spiegazione sul perché ciò avvenga, ma sulle soluzione a questi crimini, si può discutere: Possiamo agire cambiando la mentalità delle persone, in un caso da me seguito, molti pensano che la colpa sia della ragazza, perché indossava una semplice minigonna》; e il direttore d’orchestra Beppe Vessicchio, che ha incitato i ragazzi dell’orchestra con la frase 《la musica è la seconda lingua di ogni popolo, e grazie ad essa si riescono ad abbattere le barriere.
La parte più importante della cerimonia è stata dedicata alle testimonianze, e a salire sul palco sono stati il dott. Pasquale Di Bari, medico chirurgo, nonché primo soccorritore della vittima:《Quando Palmina arrivò, rimasi subito stupito della discrepanza tra le lesioni e la sua lucidità. Oggi, nel ricordarla, non posso che essere felice di essere qui a raccontare questa triste vicenda》; il dott. Fiore, che ha descritto l’accaduto come qualcosa di inaccettabile, una storia tragica e difficile da raccontare; il magistrato, dott. Nicola Magrone:《non posso che essere felice di questa iniziativa; Palmina non può diventare un ricordo retorico, perché la cosa sconvolgente è che è passata come suicida e questa conclusione di processo non si può accettare. Esce offesa dal processo, che non solo, non ha condannato i colpevoli, ma ha anche gettato fango su di lei. Questa giornata le rende onore.》
Momento emozionante quello di Giacomina Martinelli, sorella di Palmina, che ha lottato per fare giustizia:《Gli anni passano, ma il dolore è sempre lo stesso. Mia sorella è sempre con me, ed è con tutti noi, è nel ricordo di tutti e in questa giornata non c’è altra voglia che urlare giustizia. Lei non é stata creduta, ha parlato per 22 giorni, ma non l’hanno creduta.》Successivamente è stata consegnata la statuetta “Libertà e Vincolo”, che rappresenta una sagoma femminile stilizzata che è legata alla violenza dell’uomo, anche se cerca di liberarsi, e che rappresenta la vita di Palmina, libera dalla prostituzione, ma vincolata dalla morte.
Tra il pubblico, presenti il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, il senatore Nicola Latorre e il consigliere regionale, Fabiano Amati.
Sul Palco anche il gruppo Salentino dei Boomdabash, che non ha voluto mancare a questa importante iniziativa.
A vincere il 1° Premio “Palmina Martinelli” è stato il video “ACQUAPURA” del Liceo Classico “Marzolla” di Brindisi. Il video, realizzato dagli studenti Francesca Urgese, Luca Di Noi, Alfredo Catalano, Sofia Manfredi e Alice Legrottaglie è stato votato dalla giuria, presieduta da Roberto Cenci (regista), Maurizio Saso (Gip), Maria Cristina Rizzo (Procuratore Capo della Repubblica), Antonio Maria La Scala(Avvocato), Katiuscia Di Rocco (Direttotrice della Fondazione Biblioteca Pubblica Arcivescovile “Annibale De Leo”).
Un evento e un concorso, perché il ricordo della giovane Palmina, rimanga indelebile nel cuore di tutti e si faccia in modo che simili episodi non accadano più, ovunque.