Venerd’ 27 gennaio, in piazza Ciaia eretto un monumento temporaneo alla memoria. Gli alunni, il sindaco e gli assessori hanno indossato un “triangolo” per identificarsi con le vittime dell’Olocausto.
Ieri venerdì 27 gennaio “Giornata della Memoria”, una data internazionale con la quale si vogliono commemorare tutte le vittime dell’Olocausto (dal 1933 al 1945) e l’Amministrazione comunale di Fasano ha organizzato una manifestazione pubblica, coinvolgendo le scuole secondarie di primo grado e le scuole secondarie superiori di secondo grado del territorio, in un’iniziativa che ha visto il momento-clou alle ore 11 in piazza Ciaia con l’erezione di un monumento temporaneo alla memoria.
Nei giorni scorsi, infatti, il sindaco e gli assessori comunali avevano inviato una lettera alle scuole chiedendo ai docenti che venisse letta agli studenti di ogni classe: ripercorreva le fasi salienti della Shoah e, soprattutto, invitava «gli alunni a fare tutti insieme una ricerca del senso, una ricerca delle emozioni, una ricerca di identità che potesse, purtroppo solo in parte – spiegano le assessore alla Cultura Annarita Angelini e alla Pubblica istruzione Cinzia Caroli, promotrici dell’iniziativa – contribuire a restituire la dignità negata alle vittime della Shoah. La Giornata della Memoria – sottolineano le assessore Angelini e Caroli – non è solo un omaggio alle vittime di questa strage disumana ma, innanzitutto, una presa di coscienza collettiva, per ricordare un fatto accaduto che non dovrà mai più ripetersi. La nostra iniziativa vuole, quindi, essere di sensibilizzazione alla riflessione, attraverso anche l’utilizzo del linguaggio visivo e simbolico».
Così l’Amministrazione comunale ha invitato gli alunni a indossare a propria scelta, per l’occasione uno dei triangoli colorati che connotavano le persone reiette ai nazisti e che, poi, venivano sterminate.
Una forma simbolica d’identificazione dei giovani contemporanei con quegli assassinati. Ma non solo, hanno chiesto agli alunni ed alle alunne di portare con sé, proprio in piazza Ciaia, un paio di scarpe vecchie per costruire insieme, anche ai cittadini che hanno partecipato, una sorta di monumento alla memoria.
Gli studenti e le studentesse accolti in piazza Ciaia dal sindaco Francesco Zaccaria e dalle assessore Annarita Angelini e Cinzia Caroli (ciascuno ha indossato il triangolo del colore prescelto, così come faranno gli studenti: rosso, per i prigionieri politici, giallo doppio per gli Ebrei, marrone per gli zingari, nero per gli “asociali” – tra cui prostitute, lesbiche, vagabondi, etilisti, disabili -, viola per i testimoni di Geova, rosa per gli omosessuali, azzurro per gli emigrati, verde per i delinquenti comuni).
La Shoah è stato il genocidio dei tedeschi-nazisti che tragicamente determinò, in nome della razza pura e non solo, oltre 10 milioni di morti, tra Ebrei e gruppi di cittadini indesiderati (zingari, intellettuali contrari al regime, disabili, venditori ambulanti, vagabondi, prostitute, omosessuali, lesbiche, emigrati, delinquenti comuni). Il 27 gennaio del 1945 le forze armate russe liberarono il campo di concentramento di Auschwitz (uno dei sei campi di sterminio voluti dai nazisti e realizzati in Polonia) ed è per questo che l’Assemblea generale delle Nazioni unite nel 2005 decise di istituire questa Giornata della Memoria facendola cadere proprio il 27 gennaio.