Il Comune di Fasano ottiene un finanziamento da 40mila euro per la rimozione straordinaria di rifiuti abbandonati o spiaggiati sul tratto rientrante nell’area del Parco delle dune costiere, a Torre Canne.
Il Comune di Fasano è risultato destinatario di un finanziamento di 40mila euro (cui saranno aggiunti 4mila euro di cofinanziamento comunale) nell’ambito del bando della Regione Puglia sulla rimozione straordinaria di rifiuti illecitamente abbandonati e di materiali spiaggiati sulla costa rientrante in aree protette: relativamente a Fasano, il tratto di costa che sarà interessato dai lavori riguarda quello che fa parte del “Parco delle dune costiere”, ossia la zona di Torre Canne che va da Fiume grande a Tavernese (proprio ai confini col territorio di Ostuni).
«Hanno lavorato a questo progetto gli uffici Lavori pubblici ed Ecologia – sottolinea Annarita Angelini, assessora ai Lavori pubblici – e adesso ci ritroviamo con la nostra proposta accolta dalla Regione e, dunque, finanziabile. Non abbiamo voluto perdere un’occasione importante e sin da subito abbiamo presentato la nostra proposta alla Regione – spiega l’assessora Angelini – certi di voler perseguire il discorso della tutela dell’ambiente e della pulizia di parte della nostra costa, con risorse utili ed adeguate agli interventi che necessiteranno. Soltanto 14 sono i Comuni la cui proposta progettuale è stata accolta e noi siamo tra questi. Ritengo che proprio a ridosso della prossima estate – annuncia Annarita Angelini – potremo ridare decoro a quella nostra splendida zona umida».
Per il sindaco Francesco Zaccaria la notizia dell’accoglimento del progetto del Comune è «una boccata d’ossigeno in tutti i sensi, dal punto di vista della certezza di avere risorse utili per l’intervento e sul piano più strettamente ambientale, al fine di “ossigenare” un’area bellissima che costituisce, per di più, un attrattore importante sul piano turistico per la nostra Fasano, nella speranza che episodi di inciviltà, come quello di abbandonare illecitamente i rifiuti nella zona, possano ridursi a zero: gli spazi pubblici e le aree protette appartengono a tutti e deve essere cura di tutti, e di ciascuno di noi – sottolinea Zaccaria – mantenerne intatta la bellezza».