Un caffè letterario a cura del CIF
In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che ricorre ogni 25 novembre, il CIF (Centro Italiano Femminile) ha organizzato un incontro per ricordare e sottolineare il ruolo della donna nella storia, dall’Antica Roma ad oggi. Ad aprire il caffè letterario, nella location del Faso Caffè, é stata Maria Martellotta, ex presidente del CIF. Successivamente ha preso la parola, per un breve saluto, l’assessore alle Pari OpportunitàCinzia Caroli, che ha sottolineato più volte quanto sia importante l’educazione e la sensibilizzazione di queste tematiche nelle scuole, e che non bisogna ritenere la violenza sulle donne un’emergenza, ma una problematica da affrontare.
Dopo i saluti di rito, si è entrato nel vivo del caffè letterario con il video “Credo nell’amore”, dove una ragazza di nome Maryna racconta le sue storie d’amore, percorrendole dai momenti più felici, a quelli in cui è stata vittima di violenze che l’hanno portata alla morte.
Successivamente la parola é passata all’ospite, nonché ideatrice dei monologhi sul ruolo della donna, Valeria Leo, docente di letteratura italiana e latina, già nota alla nostra città per aver insegnato presso l’IISS “L.Da Vinci”: 《Per me quella a Fasano è stata un’esperienza meravigliosa, ho potuto trascorrere il mio anno di prova all’interno dell’istituto diretto da Stella Carparelli, che ringrazio moltissimo, insieme ai tanti docenti; è grazie a loro che ho potuto realizzare con i miei studenti questo lavoro. Quello che sono oggi lo devo a loro, perché ho scoperto una nuova visione dell’insegnamento, fatta di amore, prima che di conoscenza, ed é una visione che ha influito in maniera molto positiva anche sul mio aspetto umano》.
Un minuzioso lavoro scolastico, quello ideato dalla professoressa, che però parte da una vicenda personale 《Ad appena 14 anni, mi sono ritrovata orfana di madre, ed è lì che ho iniziato ad avere rimpianti, per non averla amata abbastanza, per non averla supportata abbastanza e per non essere stata presente nei momenti in cui lei, probabilmente, mi chiedeva aiuto, anche semplicemente nelle faccende domestiche; è lì che ho iniziato a capire il valore della rivendicazione e del diritto di una donna ad essere ritenuta tale, ed è da li che sono partita, a mio modo, e attraverso gli anni, con delle esperienze che potessero sostenere le donne vittime di qualsiasi violenza》.
Un grande grazie Valeria Leo, lo rivolge ai suoi alunni, che hanno saputo cogliere la potenzialità del progetto;《Assieme ad una mia classe del liceo, abbiamo deciso di sviluppare questo percorso partendo dalla letteratura latina. Siamo partiti dall’analisi della condizione della donna romana, nella sua subalternità, ma anche il suo riscatto sociale, e abbiamo cercato di trovare delle consonanze con le donne del presente. Non volevamo annientare il presente per rivalutare il passato, ne tanto meno far si che il passato potesse diventare un presente, ma volevamo attraversare, utilizzando la storia di altre donne, le problematiche che oggi circondano il mondo femminile, affinché in futuro nessuno possa dire che siamo stati partecipi di delitti o violenze nei confronti delle donne》.
Si é partiti dalla Ninfa Tacita, raccontata da Ovidio, passando da Lea Garofalo, testimone di giustizia che ha scelto di mettere in pericolo la propria vita pur di non rimanere in silenzio, al racconto di un soldato, che ritrova una donna incinta, ma ormai senza vita, in spiaggia, sperando che il frutto che portava in grembo fosse un frutto d’amore e non di violenza. Ma anche della battaglia promossa dalle donne romane nel 195 a.c. che protestano contro la lex oppia; di Caroline Black che conduce una battaglia contro signori scettici al voto delle donne; concludendo con Franca Rame.
La Leo, ha sottolineato anche l’importante ruolo da lei ricoperto:《Io sono una docente e ho il grande privilegio di poter fare questo lavoro, che è costantemente a contatto con ragazzi e ragazze che stanno attraversando l’adolescenza, quindi sono ragazzi che progettano, ragazzi che in qualche modo si chiedono il perchè di tante problematiche e temi di attualità.》
In questo progetto risiede però, anche un nuovo modo di insegnare la letteratura latina nelle scuole 《Ormai la lingua latina e greca, vengono considerate delle lingue morte, e quindi anche le loro culture vengono ritenute tali. Non é semplice far capire ad un giovane di oggi la magia della cultura antica, poiché ci troviamo in un momento storico in cui l’economia fa da padrona. Ho cercato, così, di trovare una metodologia che riuscisse a far apprezzare gli autori latini, senza stancare gli studenti da un punto di vista puramente stilistico e lessicale, ma piuttosto fargli assaporare il vero senso dello studio, della cultura antica.》
Naturalmente non poteva mancare il saluto di Mina Corelli, presidente del CIF 《Abbiamo voluto scegliere un linguaggio che non violenti la violenza e lo abbiamo fatto in maniera delicata, non utilizzando immagini cruente. Questo di oggi è stato un modo per sentirci vicini alle donne che subiscono violenze. Il dato allarmante è che, ad oggi, il 70% delle donne subisce violenza. Però, sono molto felice nel rapporto con le istituzioni, che ci siano delle donne, molto sensibili alle tematiche che il CIF sostiene e combatte quotidianamente. La violenza si combatte con la cultura》.
Il caffè letterario è stato accompagnato dalle letture di Agnese Legrottaglie, Rosachiara Monopoli e Danilo Rizzo, con l’accompagnamento musicale delle chitarriste Rosachiara Guarini e Chiara Margaritondo.