Mons. Carmelo Carparelli, classe 1931 (è nato a Fasano il 16 novembre di quell’anno), nei gironi scorsi (precisamente il 27 ottobre) ha festeggiato le nozze di diamante con la Chiesa e lo ha fatto con una partecipatissima celebrazione eucaristica in Matrice, alla presenza di tutte le più rappresentative autorità istituzionali, con una folta presenza di fedeli che hanno così testimoniato l’affetto verso il sacerdote.
Don Carmelo, consacrato prete il 2 luglio 1956, ha attraversato con il suo servizio sacerdotale oltre mezzo secolo di storia locale, sempre presente nella vita religiosa e sociale cittadina. Il suo non è stato un passaggio passivo, ma si è sempre reso protagonista: da giornalista ha tratto ispirazione dalla cronaca e dalla vita quotidiana per commentare ogni vicenda e proporre una visione cristiana della vita, servendosi di tutti i mezzi di comunicazione, dalla carta stampata alla radio e alla televisione (in particolare Tele Norba e Canale7). Da sacerdote ha vissuto intensamente la vita delle parrocchie in cui ha operato (san Antonio abate a Fasano e Maria SS. del Carmine a Pezze di Greco) condividendo problemi e quotidianità dei fedeli. Non lo hanno fiaccato né i malanni, né l’età e ancora oggi, 85enne, don Carmelo è un punto di riferimento e indubbiamente un personaggio della città.
Non a caso mons. Giuseppe Favale, vescovo della nostra diocesi che ha presieduto la celebrazione giubilare, ha usato la parabola di Gesù buon pastore del Vangelo di san Giovanni per ricordare come ogni sacerdote debba avere cura del suo gregge, delle pecore malate e debba ricercare quelle smarrite, fino ad dare la sua vita per loro. Una metafora che calza a pennello anche per don Carparelli, presenza costante per i fasanesi e per i giovani che ama profondamente. Mons. Favale ha ricordato l’ordinazione sacerdotale di don Carmelo avvenuta il 2 luglio 1956 ad opera di mons. Carlo Ferrari, l’attività pastorale svolta e gli incarichi assolti, tra cui quello di assistente regionale dei giovani di Azione Cattolica. Ha augurato che, nonostante gli anni e gli acciacchi, continui ad essere un sacerdote capace di testimoniare con semplicità la fede cristiana e che sia in grado di trasmettere alla comunità l’entusiasmo per il sacerdozio e per le vocazioni; ha auspicato che Dio, attraverso la sua vita e la sua persona, parli alla gente e che lui la sappia ascoltare, non stancandosi di dire rinnovare ogni giorno il “sì” al Signore. Il vescovo, inoltre ha portato il messaggio augurale del Santo Padre, papa Francesco, pervenuto tramite la Segreteria di Stato.
Mons. Carparelli ha salutato i presenti, ringraziato il vescovo, i fedeli giunti a finanche da fuori Fasano, i sacerdoti confratelli, il sindaco, i rappresentanti dell’amministrazione comunale e i responsabili delle forze dell’ordine intervenuti e, con la consueta ironia, ha ripetuto divertenti aneddoti che restano sempre spunti per insegnamenti e riflessioni.