“Con l’umiltà ed il coraggio ce la faremo, in un momento difficile per la città”, ha detto nel suo primo intervento da primo cittadino.
Ieri 28 giugno 2016, nell’aula consiliare del Palazzo municipale di Fasano che non è riuscita a contenere le decine di cittadini desiderosi di assistere alla breve cerimonia, il presidente dell’Ufficio centrale elettorale (istituito presso il Tribunale di Brindisi per le fasi delle elezioni a Fasano), Pietro Lisi (magistrato dello stesso Tribunale brindisino) ha proclamato ufficialmente Francesco Zaccaria nuovo sindaco di Fasano con 10.647 voti validi agguantati nel turno di ballottaggio di domenica 19 giugno scorso.
È stato il commissario straordinario del Comune Pasqua Erminia Cicoria che ha ricoperto l’incarico fino a ieri a passare simbolicamente il testimone al neo-sindaco, consegnandogli la fascia tricolore che Zaccaria ha indossato per pronunciare un breve, e commosso, discorso, il primo da sindaco a tutti gli effetti.
«Entriamo nella casa di tutti i fasanesi in punta di piedi ed in un momento difficile per la città – ha esordito Zaccaria -; indosso questa fascia tricolore che pesa più del piombo ma noi (riferendosi alla “squadra” di tanti giovani e meno giovani che l’ha seguito e sostenuto durante la recente campagna elettorale, ndr) – non siamo impauriti, semmai desiderosi di affrontare i problemi. Il mio pensiero va alle tante persone che si ritrovano in una situazione di difficoltà – ha proseguito, aggiungendo: noi siamo pronti a fare del nostro meglio; non abbiamo certo la bacchetta magica ma con umiltà e coraggio ce la faremo».
Alla cerimonia di proclamazione del nuovo sindaco era presente l’intera gestione commissariale del Comune (oltre al commissario Cicoria, c’erano i sub-commissari Onofrio Vito Padovano e Giovanni Grassi), il segretario generale del Comune Pasquale Greco ed il consigliere regionale Fabiano Amati che, del neo-sindaco Zaccaria, è amico fraterno.
